Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tuvixeddu, avanti con il parco

Fonte: La Nuova Sardegna
20 febbraio 2012



Proposta di legge regionale di Sel, Pd e Idv: un fondo da 30 milioni di euro




CAGLIARI. Un altro passo avanti verso il parco di Tuvixeddu: la petizione popolare presentata nei mesi scorsi da Legambiente è diventata vera e propria proposta di legge. A sostenerla ci sono Sel, Pd e Idv. Le regole sono chiare: gestione dell’area verde affidata al Comune di Cagliari e trenta milioni come fondo per iniziare, espropri compresi.
  Non solo Municipio: accanto all’amministrazione di via Roma ci dovrebbero essere anche Provincia e Comitato scientifico.
La proposta di legge entra nei dettagli prevedendouna copertura finanziaria per un periodo di tre anni: Per far decollare il parco servono trenta milioni di euro.
Un malloppo che dovrebbe essere usato per due terzi per gli espropri delle aree edificabili e degli immobili. Il resto servirà alla organizzazione delel attività del parco e naturalmente alla gestione.
La proposta di legge è composta da trentaquattro articoli. Il parco di Tuvixeddu si estenderà per circa cinquanta ettari: la perimetrazione coincide con la mappa già tracciata dal vincolo paesaggistico del 1997, da quello archeologico dell’anno prima e e dal Ppr del 2006. per «Due anni fa il Consiglio ha approvato un ordine del giorno in cui la Giunta era impegnata a preparare un progetto di legge per l’acquisizione al patrimonio pubblico di Tuvixeddu - ha detto l’esponente di Sel, Luciano Uras - ma che doveva anche contenere una disposizione in cui Stato e Regione avrebbero dovuto prevedere uno stanziamento a questo scopo». Secondo il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana, «c’è un contenzioso che dura da troppo tempo. Finora è stata esercitata, quando è andata bene, una tutela passiva, mentre ne serve una attiva mettendo fine al contenzioso, anche perchè è una proposta di legge aperta che non deve produrre contenziosi».
Un parco in cui il Comune di Cagliari dovrà recitare un ruolo molto importante. «Se consideriamo l’area di valore inestimabile e inalienabile, siamo disposti a mettere le risorse per eventuali possibilità di risarcimenti e acquisizioni, non foss’altro per accelerare i processi - ha spiegato il primo cittadino Massimo Zedda - si può decidere di andare ad uno scontro che avrebbe solo l’effetto di rallentare. Nel frattempo abbiamo riattivato i lavori dell’area archeologica e del parco. Più saranno i visitatori dell’area, che verrà aperta al pubblico a fine aprile per la settimana della cultura, più crescerà un sentimento di attaccamento al parco».
Il presidente di Legambiente, Vincenzo Tiana, ha aggiunto che «ci siamo stancati di star dietro ai ricorsi giudiziari, vorremmo che tutte le aree inedificate diventino un grande parco». Ora la parola al Consiglio regionale.(s.a)