Vertice ieri mattina a Roma
Sarebbe sempre più concreta la possibilità che il Comune si rivolga alla Procura della Repubblica per consegnare ai magistrati un esposto su alcune presunte irregolarità nei decreti con i quali il Soprintendente regionale per i beni architettonici e paesaggistici della Sardegna ha annullato i nulla osta paesaggistici con i quali il servizio Edilizia privata del Comune ha autorizzato Nuova Iniziative Coimpresa ad edificare a Tuvixeddu.
Dopo l'interrogazione presentata martedì dal presidente della commissione urbanistica, Massimiliano Tavolacci, che chiedeva di verificare l'esistenza o meno di profili di irregolarità sia di metodo che di merito, il sindaco Floris aveva chiesto tempo per acquisire la documentazione, ma aveva parlato di passaggi «gravemente lesivi della reputazione dell'amministrazione» contenuti negli atti della soprintendenza.
Ma oltre alla presunta diffamazione c'è un altro aspetto, forse il più delicato, che il Comune sta approfondendo: la Regione avrebbe depositato al Tar i due decreti senza la firma del soprintendente Fausto Martino e lo avrebbe fatto prima che al Comune venissero notificati i provvedimenti. E questo dimostrerebbe due cose: che la Regione ha avuto informalmente gli atti prima che li ricevessero gli unici destinatari degli stessi, cioé il Comune di Cagliari, dirigente del Servizio Edilizia privata e la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici. Insomma: la Regione non solo non li avrebbe dovuti ricevere, ma li avrebbe ricevuti e depositati al Tar prima dei destinatari formali.
I documenti sarebbero già sul tavolo del sindaco che non li avrebbe analizzati solo perché in questi giorni è a casa ammalato.
Un'indisposizione che gli ha impedito ieri mattina di rispettare l'appuntamento con il ministro ai Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi. All'incontro hanno partecipato invece l'assessore comunale alla Programmazione (nonché coordinatore regionale di Forza Italia) Ugo Cappellacci, il direttore generale Pietro Cadau e il capo dell'area tecnica del Comune Paolo Zoccheddu. Al ministro - al quale hanno chiesto un incontro anche la Regione e Legambiente - hanno portato tutta la documentazione sull'Accordo di programma e gli hanno riferito che lo stesso rappresenta «un esempio di buona amministrazione perché tutela e recupera alla pubblica fruizione un bene straordinario». Per Cappellacci: «è stato un incontro molto positivo. Il ministro ci ha assicurato che si occuperà direttamente della vicenda».
26/09/2008