Presentata la proposta per rilanciare l'area: «Deve diventare una risorsa della città»
I Riformatori: nel Parco più sport e la pesca nei canali
Vedi la foto Infrastrutture turistiche, attività sportive, culturali e produttive. Sono le proposte avanzate per la redazione del Piano del Parco di Molentargius, dai Riformatori Sardi e dal Centro studi del partito, durante un incontro tenutosi ieri mattina all'Edificio Sali Scelti.
LO SPORT «Siamo consapevoli di quanto il Parco sia una risorsa importante per la città grazie alla sua caratteristica di riserva naturalistica in un contesto urbano. Facendo interagire le due peculiarità, si metterebbe in moto un indotto che farebbe funzionare il parco anche senza contributi». Sono le parole di Anna Maria Busia, coordinatrice cittadina del partito, che promuove l'attività sportiva come risorsa per il territorio: «Il circuito interno del parco sarebbe adatto a ospitare gare podistiche, i numerosi canali di acqua potrebbero essere utilizzati per la pesca sportiva».
LE ATTIVITÀ Sull'ipotesi di avviare attività produttive negli edifici del Parco, Giorgio Angius, coordinatore provinciale dei Riformatori, ha un parere ben preciso: «Non dobbiamo creare un'altra situazione simile alla Carbonsulcis, quindi è necessario fare in modo che venga dato il via libera per qualsiasi attività, solamente a chi garantisce un piano economico efficace che non debba sopravvivere coi fondi pubblici».
I RESIDENTI All'incontro hanno partecipato alcuni residenti di Medau su Cramu, rione che è stato inglobato all'interno del Parco. Gli abitanti lamentano una scarsa considerazione da parte delle istituzioni. Enrico Murru, residente nel quartiere dice: «Stanno facendo tutto senza chiederci nemmeno una volta un parere. Noi abitanti abbiamo controllato e tutelato questo territorio che, altrimenti, sarebbe diventato una discarica a cielo aperto».
( m.s. )