Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tutto pronto per Napolitano

Fonte: L'Unione Sarda
20 febbraio 2012

Domani sarà a Sassari e Alghero. Al centro degli incontri la «vertenza Sardegna»

 

Al via da Cagliari la visita del capo dello Stato nell'Isola Cagliari è pronta, e oggi cercherà di mostrare la sua forma migliore per accogliere Giorgio Napolitano. Ma il presidente della Repubblica arriva in Sardegna nel momento più difficile della storia isolana degli ultimi decenni. La visita che inizia oggi nel capoluogo, e domani toccherà Sassari e Alghero, non può essere un normale viaggio istituzionale, come altri nel passato. Dai vertici della Regione, dai partiti, da sindacati e imprese (e forse anche dalle proteste lungo le vie del corteo presidenziale), Napolitano ascolterà le tante ragioni della disperazione dei sardi.
LA CRISI Per brevità ormai la chiamano tutti «vertenza Sardegna», etichetta che raggruppa le tante ragioni della crisi economica. C'è il crollo del sistema produttivo, in particolare delle industrie, che colpisce tutta l'Isola. Questione che si intreccia con la storica carenza di infrastrutture e dei trasporti, sia interni che esterni, nonché col problema cronico del costo dell'energia.
Per reagire a questi problemi, servirebbero le entrate fiscali previste dall'accordo del 2006 con lo Stato, ma mai trasferite alla Regione: come anche i Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate). Temi posti ora sul tavolo di Palazzo Chigi, nel confronto aperto a inizio febbraio dal presidente della Regione Ugo Cappellacci col premier Mario Monti.
Nel suo colloquio privato con Napolitano, oggi pomeriggio, il governatore chiederà al capo dello Stato di farsi garante della trattativa Governo-Regione. Subito prima, nell'hotel Regina Margherita che lo ospiterà anche per la notte, il presidente della Repubblica - sempre con Cappellacci - avrà un altro incontro privato, sicuramente molto toccante: quello con i familiari di Rossella Urru, la cooperante di Samugheo rapita in Algeria quattro mesi fa. L'interessamento di Napolitano servirà a tenere alta l'attenzione su una vicenda che rischia l'oblio.
LE TAPPE La visita (che dalle 10.30 sarà seguita in diretta tv da Videolina) inizierà alle 10.40 alla stazione marittima, con l'inaugurazione del monumento Pietra tricolore. «Una visita che ci emoziona», dice Piergiorgio Massidda, presidente dell'Autorità portuale. L'opera, spiega l'autore Pinuccio Sciola, «rappresenta le ideali fondazioni della Sardegna e dell'Italia, con le sue pietre fondamentali: il basalto, il calcare e il granito».
Alle 11, nella sala Figari del Municipio, Napolitano incontrerà il sindaco Massimo Zedda con la Giunta e il Consiglio comunale. Alle 11.35 interverrà al teatro Lirico, al convegno su “Il contributo della Sardegna all'unità d'Italia”. Alle 16.30 parteciperà alla seduta straordinaria del Consiglio regionale. Parlerà sicuramente la presidente Claudia Lombardo, che sei mesi fa aveva scritto a Napolitano chiedendo un interessamento per l'Isola. Non si sa ancora, invece, se parlerà anche il capo dello Stato.
Se lo augura Mario Diana, capogruppo Pdl: «Dall'intervento di Napolitano a conclusione dell'incontro ci aspettiamo risposte concrete, nella direzione di un rafforzamento del patto tra la Sardegna e lo Stato». Il Psd'Az ha sciolto i dubbi e ci sarà, come conferma il capogruppo Giacomo Sanna: «Anche se le visite precedenti non hanno cambiato granché. Speriamo che stavolta sia diverso: di certo la Sardegna non deve presentarsi col cappello in mano». Giampaolo Diana, leader del gruppo Pd, auspica che Napolitano «si faccia carico del fatto che dal 2010 il Governo non attua le nuove regole sulle entrate fissate dallo Statuto sardo, norma di rango costituzionale».
Diana poi polemizza con Cappellacci: «Non ha invitato il gruppo Pd al convegno del Lirico, ho verificato col personale e gli altri consiglieri. Un grave sgarbo. Saremo in Consiglio per rispetto del capo dello Stato, ma a lui Cappellacci dovrà spiegare la nostra assenza al Lirico». «Polemica assurda», ribatte il governatore: «Gli inviti sono stati recapitati al gruppo consiliare. In ogni caso, quando domenica sera Diana ha contattato la presidenza, gli è stato garantito un duplicato».
I SINDACATI Dalle 17.30, il presidente della Repubblica sarà a palazzo Viceregio per incontrare i lavoratori delle aziende in crisi, e poi i sindacati e le associazioni degli imprenditori. «Ribadiremo il diritto dei sardi alle pari opportunità con le altre realtà del Paese», dicono Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca, leader di Cgil, Cisl e Uil. Ai soliti temi, dall'insularità alla crisi industriale fino alle entrate, i sindacati aggiungono le riforme: invocando «un confronto inter-istituzionale sul nuovo patto costituzionale tra Stato e Regione, per approvare un nuovo Statuto sardo».
Giuseppe Meloni