Comune
STADIO «La manutenzione ordinaria non è stata fatta, e il Comune ora è costretto a fare quella straordinaria»
LA VISITA Una delegazione ieri ha visitato lo stadio e visto da vicino in che condizioni di degrado si trova il Sant’Elia
info CALCINACCI E RUGGINE I consiglieri comunali che ieri hanno fatto il sopralluogo al Sant ’Elia sono rimasti colpiti dall‘assenza della manutenzione ordinaria da parte del Cagliari calcio, una carenza che ha comportato un intervento urgente da parte del Comune.
«Il Cagliari non ha fatto la manutenzione e il Comune deve correre ai ripari». Questo è l’unico punto in comune tra i consiglieri comunali che ieri hanno fatto un sopralluogo al Sant’Elia. C’è chi non immagina lo stadio senza le maglie rossoblù e chi non vuole più vedere la squadra in quel campo, ma visitando il Sant’Elia tutti hanno visto da vicino in che condizioni è la struttura. La delegazione era composta dai membri delle commissioni Lavori pubblici e Sport. «I distacchi dei calcinacci sono evidenti, ma i tecnici ci hanno confermato che la struttura è sana - spiega Francesca Ghirra (Sel), presidente della commissione Sport - la manutenzione ordinaria è diventata straordinaria, ora bisogna pensare a salvaguardare la struttura, con o senza il Cagliari. Gli uffici hanno preparato dei progetti che verranno esaminati». La desolazione delle vecchie tribune deserte intorno a quelle dei tubi Innoncenti quasi non si notava più, ma la chiusura di Distinti e curva Sud hanno definitivamente mortificato lo spettacolo del calcio al Sant ’Elia. Una decisione che sembra però avere l’effetto di accelerare la pratica stadio dopo anni di nulla. «In passato abbiamo perso troppo tempo, ora bisogna corere ai ripari e siamo pronti a dare una mano d’aiuto alla maggio maggioranza - annuncia Maurizio Porcelli (Pdl) - Zedda e Cellino devono trovare un accordo, se si raggiunge quello il Consiglio è unanime. Per quanto riguarda i debiti l’amministrazione ha mandato le lettere di richiamo e fatto tutto ciò che doveva, e il presidente Cellino che non ha pagato». Uno dei dettagli che ha colpito la maggior parte dei consiglieri sono le parti arrugginite. «Il Cagliari non ha mai fatto lavori di manutenzione ordinaria e si vede dal fatto che tutte le inferriate e le cancellate sono arrugginite - commenta Alessio Mereu (Riformatori) - noi siamo convinti che serva un stadio tutto nuovo nella Piana di San Lorenzo: Cellino mette lo stadio e noi l’area. Il Sant’Elia? Bisogna demolirlo». Dall’inter - no i rappresentanti di palazzo Bacaredda hanno potuto notare tanti dettagli. «Il tabellone è distrutto da tempo - spiega Filippo Petrucci (Meglio di prima non ci basta) - ma quello mica spetta ai cittadini: è tutto di competenza del Cagliari calcio. Non si fanno interventi minimi di manutenzione e per una struttura del genere il Cagliari paga l’affitto di un bar del centro... paga quanto lo Svizzero». La struttura è solida, costruita quando si costruiva bene. «I “tegoloni ”, la parte sotto le tribune, sono stati rifatti per i Mondiali del ‘90 e sono quelli che cadono a pezzi - racconta Giovanni Dore(Idv) - perché nessuno lì dentro ha mai dato un impregnante, un antimuffa e noi ora dobbiamo intervenire in modo straordinario perché nessuno l’ha fatto in modo ordinario». Su questo concorda anche Paolo Casu ( Psd ’Az), che aggiunge: «Il degrado è figlio di quella convenzione assurda. Deve cessare l’arroganza perché il Cagliari deve restare al Sant’Elia e deve finire il contenzioso tra il Cagliari e il Comune». D’accordo con lui Claudio Cugusi (Pd): «Non ho fatto il sopralluogo, ma so bene come stanno le cose: prima di tutto il Cagliari deve saldare i debiti col Comune » .
Marcello Zasso