REAZIONI
CONDANNA Il responsabile regionale del partito censura eventuali iscrizioni anomale ma non blocca le assemblee
Il primo commento allo scandalo delle tessere è del coordinatore regionale del Pdl, Settimo Nizzi: «Non so chi sia responsabile, ma dal punto di vista morale il fatto è da stigmatizzare. Se qualcuno ha i nomi dei responsabili li faccia e, se si ritiene danneggiato, sporga denuncia alla Procura della Repubblica», dichiara Nizzi. «Sono capitati diversi episodi simili in tutta Italia, ma comunque, al di la della questione morale, tecnicamente queste persone non avrebbero potuto votare e incidere sull'esito dei congressi. Senza documento di identità nessuno può recarsi a votare ». In merito ai congressi Nizzi è categorico: «In tutta la Sardegna i congressi si faranno regolarmente l'ultimo giorno utile, il 3 marzo». Il consigliere regionale Pdl Carlo Sanjust, non accetta che questa vicenda sia archiviata senza fare prima chiarezza: «Chiedo che sia nominata una commissione di verifica che analizzi le tessere in tutta la Sardegna, e che solo dopo questo controllo si celebrino i congressi provinciali», spiega Sanjust. «I congressi dovrebbero essere preparati con proposte politiche e programmatiche, ma io purtroppo ho visto solamente una grande corsa al tesseramento, secondo logiche dei vecchi partiti, che mi rifiuto di seguire. Se permarranno queste condizioni, annuncio fin d’ora la mia non partecipazione ad alcun congresso, sia esso della Provincia di Cagliari o di Cagliari città». Meno drastico il commento di Emilio Floris, coordinatore cittadino del Pdl a Cagliari: «Mi auguro che questi casi non siano veri. A Cagliari non abbiamo avuto segnalazioni di irregolarità, ma se dovessero verificarsi, io sarò intransigente con chi si fosse reso responsabile di atti che dal mio punto di vista reputo assolutamente intollerabili » .