Bando da approvare entro metà marzo: presentazione a Miami
CAGLIARI. Doppia mossa per far aumentare il numero di Teu, unità di misura dei container, e croceristi: ieri, il Comitato portuale, riunito al Molo Ichnusa, ha detto sì al nuovo Terminal al molo Rinascita e al Pif, Punto di ispezione frontaliero.
Con il primo si cerca di far fare il salto di qualità a quello che doveva essere un approdo provvisorio in attesa dell’escavo al molo Ichnusa. E che invece sarà la soluzione definitiva. Il secondo, invece, dovrebbe garantire l’arrivo a Cagliari di prodotti vegetali e animali da mezzo mondo grazie alle garanzie di severi controllo di esperti e veterinari. Ci sono già in ballo delle intese con Centro e sud America, soprattutto con Santo Domingo per far diventare lo scalo cagliaritano un centro di smistamento di frutta nel Mediterraneo. Per il molo Rinascita è la più classica delle corse contro il tempo. Le tappe, dopo il sì di ieri, sono state già fissate: due settimane per predisporre il bando. E altri sette-dieci giorni per presentare l’offerta alla Fiera internazionale di Miami, in programma il 12 marzo. Prove tecniche di bando, dunque. L’autorità portuale di Cagliari, che già aveva avviato trattative con le maggiori compagnie compagnie del settore crociere come Royal Caribbean e Msc, vorrebbe creare una società mista per cercare di coinvolgere, anche nella gestione del terminal, i più importanti armatori internazionali. L’obiettivo è quello di portare a Cagliari il maggior numero possibile di navi e di turisti. E le condizioni di ingresso saranno migliori per chi garantirà un congruo numero di passeggeri. E per chi farà in qualche modo decollare il piano home port. «Una delle nostre priorità - spiega il presidente dell’Authority Piergiorgio Massidda - è quella di trattenere in città i visitatori con inevitabili e immaginabili ricadute economiche su tutta la città». Per questo si sta studiando il modo di coinvolgere nel progetto anche Camera di commercio e Sogaer, la società di gestione di Elmas, per rafforzare l’asse porto-aeroporto proprio con la trasformazione dello scalo marittimo in punto di partenza e non solo di transito delle crociere. Per questo dovrebbe essere trasformato in toto anche l’aspetto del molo Rinascita con la sistemazione di strutture amovibili su una superficie dai 600 ai 1500 metri quadrati. Su uno spazio destinato al settore crociere di circa 30mila metri quadrati. Una soluzione che consentirebbe di far proseguire, per il momento, alcune delle attività, extraturistiche, che si svolgono in quell’area. È stato nominato, anche, il nuovo segretario generale, Roberto Farci.
(s.a.)