Sant’Elia
VIA SCHIAVAZZI Il presidente del Progetto Calcio sulle nuove recinzioni oscuranti: «È un esposto cautelativo, l’opera è incompiuta e pericolosa». Il sindaco Zedda ieri era al campo, farà le nuove tribune di Fabio Salis n «Un'opera incompiuta, costosa e pure pericolosa». Questa è la sintesi fatta da Franco Cardia, presidente del Progetto Calcio Sant'Elia, sui recenti lavori eseguiti dagli operai del Comune di Cagliari per il rifacimento della recinzione del campo sportivo di Via Schiavazzi utilizzato del club della borgata per disputare le gare interne del campionato di serie D, dell'intero settore giovanile e della scuola calcio. «Il campo è inservibile – tuona Cardia – le nuove recinzioni sono costate 60mila euro ma hanno creato una incompatibilità con le attuali tribune utilizzate dagli spettatori. Adesso è venuta meno la visibilità delle partite perché parliamo di tribune nate per un campetto di periferia e non per ospitare gare di un campionato nazionale». Inoltre, precisa il presidente del Progetto Calcio Sant'Elia «si sono creati dei pericoli agli atleti riguardanti la posizione di pali di sostegno delle reti proteggi-pallone che ora sono all'interno del campo e pure privi delle opportune protezioni che invece prima esistevano e che sono state rimosse durante i nuovi lavori». Ed è per quello che Franco Cardia si è cautelato, venerdì scorso, attraverso un espostodenuncia alla Procura della Repubblica, al Prefetto di Cagliari, alla Corte dei Conti e alla Protezione Civile di Cagliari, dopo aver scritto al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, al direttore generale, Maria Cristina Mancini, all'assessore dei Lavori Pubblici, Luisa Anna Marras, all'assessore allo Sport, Enrica Puggioni, e ai dirigenti allo Sport, Alessandro Cossa, e all'Edilizia sportiva, Mario Mossa. «Nel nostro campo si allenano 200 ragazzi della scuola calcio – precisa Cardia – sto vivendo con ansia questi giorni. Sono io, in qualità di presidente, ad avere una responsabilità penale. Non ho intenzione di fare guerra a nessuno ma voglio sensibilizzare l'amministrazione comunale sul fatto che si è creato un pericolo che prima non c'era». Proprio ieri, il sindaco Zedda, il direttore generale Mancini, l'assessore Marras erano in visita nell’impianto di Via Schiavazzi. «Hanno constatato la fondatezza delle nostre lamentele - dice il team manager del Sant’Elia Roberto Ibba - sono apparsi disponibili per risolvere i problemi». Due giorni fa era stato richiesto al dirigente all'Edilizia sportiva Mossa di effettuare un sopralluogo urgente al fine di valutare la visibilità dalle tribune e la pericolosità dei pali reggi-reti interni al campo. «Stamattinata (ieri, ndr) è venuto il geometra Armandi – continua Cardia – e anche lui ha potuto constatare la validità delle nostre ragioni». Ma cosa chiede il presidente del Sant'Elia? «Che sistemino delle altre tribune e che le installino anche nel settore ospiti visto che hanno creato una gabbia senza neanche i servizi igienici». Sui nuovi lavori ieri si è impegnato il sindaco Zedda, come rivela Roberto Ibba: «Per gli ultimi due mesi di campionato ha promesso la realizzazione di una tribuna in tubi innocenti sopra quella esistente, per la prossima stagione si provvederà all’ampliamento e sollevamento delle tribune». Ora la palla passerà ai tecnici dell'Edilizia sportiva.