È partito il laboratorio
È iniziato il laboratorio di partecipazione politica, rivolto agli studenti ma non solo, perché l'iniziativa punta sui ragazzi fino ai 29 anni. Il progetto, ideato da Matteo Lecis Cocco Ortu, giovane consigliere della giunta Zedda, ha come finalità l'avvicinamento delle nuove generazioni all'impegno politico. Obbiettivo dichiarato è quello di sviluppare nei ragazzi una coscienza politica e una preparazione socio-culturale che formi cittadini consapevoli e, perché no, dei futuri dirigenti politici. L'idea del progetto, infatti, è nata dall'esigenza di un rinnovamento etico, culturale e soprattutto generazionale dell'attuale classe politica. Il pensiero di fondo è che la politica non è più l'arte dell'improvvisazione e dell'avventurismo, ma è invece una scienza che va approfondita e coltivata anche eticamente. Non a caso, già dalle prime battute si è teso ad individuare dei modelli di riferimento tra i grandi del passato.
Non è stata una solita lezione frontale, perché la formazione è articolata in dibattiti, laboratori di gruppo, conferenze, lezioni e numerose attività multimediali.
Tutto ciò è coordinato da uno staff di esponenti della società civile, oltre che da politici di professione. Tra i nomi dei primi incontri ci sono Pippo Civati, Gianni Agnesa, Andrea Serra, Guido Portoghese, Fabrizio Marcello, Fabrizio Rodin, Filippo Petrucci, Francesca Ghirra, Sebastiano Dessì, Enrico Lobina, Sergio Mascia e Giovanni Dore.
Il progetto durerà fino ad aprile e nel corso di undici incontri, che si terranno ogni sabato dalle 16 alle 20 in città, si tratteranno importanti temi come la comunicazione politica, la crisi, l'immigrazione e i nuovi media.
Numerose le adesioni e folta la partecipazione anche fra gli studenti. Un segnale che tra i giovani sardi c'è volontà non solo di girare pagina, ma anche di rimboccarsi le maniche e lavorare.
Lorenzo Marilotti