I CONGRESSI
SALVATORE CICU Il deputato Pdl in asse con Cappellacci dà la linea per il congresso provinciale di Cagliari
Tre anni fa di questi giorni preparava la festa per la conquista della Regione con Ugo Cappellacci pronto a varcare l’uscio di Villa Devoto e Silvio Berlusconi che da Palazzo Chigi volava nei sondaggi dopo aver sbancato le urne in mezza Italia. Il Pdl sardo, oggi, per ritrovare “il suo popolo” e soprattutto i “suoi voti” riparte dai territori. «Dal livello locale» dicono i politici; dai congressi provinciali dice, invece, lo statuto di Angelino Alfano. La prima assemblea del Pdl fattosi partito, con assisi di rito e tessere d’ordinanza, è andata in onda sabato scorso in Gallura. Antico feudo azzurro che ai tempi di Forza Italia si ritrovava in piazza e aspettava il blitz del Cavaliere in transito dalla Certosa. Sabato, il neo coordinatore Pietro Carzedda, ha festeggiato l’elezione alla guida della Provincia col coordinatore regionale Settimo Nizzi, il deputato Mauro Pili e i senatori Fedele Sanciu e Silvestro Ladu. Ad applaudirlo circa cento militanti che non fanno una folla. Fare i conti con la “normalizzazione” delle presenze e soprattutto del partito è uno dei pensieri che attraversa l’isola del Popolo della Libertà e i big del Pdl, impegnati in queste ore a limare intese e nomination per la conquista delle province. A Cagliari, che come Olbia resta la ferita politica aperta, dopo la sconfitta alle ultime amministrative, l’accordo in vista del congresso del 3 marzo è vicino e corre sull’asse Cicu-Cappellacci. Per la segreteria cittadina in pole c’è il capogruppo in Comune Giuseppe Farris (recordman delle preferenze alle comunali) che dovrebbe avere come vice, l’attuale vicario, Paolo Truzzu. Sono oltre tremila le tessere col sigillo di Alfano chiamate a darsi una dirigenza nell’unico congresso “grandi città” della Sardegna che significa però che non potranno votare per i capi della Provincia. Dove, il prossimo 25 febbraio, altri 5.000 iscritti Pdl dovrebbero trovarsi alla guida del partito il sindaco di Suelli, Massimiliano Garau (figlio del manager del Brotzu, Antonio Garau) e come vice l’ex primo cittadino di Quartucciu, Gilberto Pisu. La soluzione coinvolgerebbe anche Emilio Floris, l’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa e quello al Lavoro, Antonello Liori. Quest’ul - timo però, nel Sulcis, sempre il 25 febbraio, dovrebbe correre alla conquista della provincia in alleanza con la presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo. Il Medio Campidano resta sotto il controllo di Sisinnio Piras che significa sonni tranquilli per Cicu e anche per Cappellacci. Nel resto dei territori partite aperte a Nuoro (congresso il 3 marzo) dove si ipotizza una soluzione unitaria nel segno di Pietro Pittalis e Bruno Murgia. Si cerca di evitare la conta a Sassari (iscritti convocati per il 26 febbraio) con i due ex An, Carmelo Porcu e Nanni Campus sugli scudi. A Oristano il 3 marzo si sfidano l’assessore Oscar Cherchi e il capogruppo Mario Diana mentre in Ogliastra sabato prossimo saranno eletti Armando Loi e Franco Lai (entrambi area Stochino). Solo dopo si capiranno i rapporti di forza interni e quelli tra il governatore Cappellacci