Erano 150, ieri sera, a partecipare alla commemorazione annuale per i martiri delle Foibe. L’evento si è svolto interamente nella piazza Martiri delle Foibe: a causa del freddo gli organizzatori hanno deciso di annullare la prevista fiaccolata da piazza Repubblica. Alle 18, alcuni componenti del “Comitato 10 febbraio” hanno deposto una corona di fiori davanti al cippo in ricordo dei caduti. Subito dopo è intervenuto Paolo Camedda, responsabile regionale del gruppo. «Anche quest’anno vogliamo ricordare i nostri fratelli che hanno perso la vita in terra istriana. Tra i sardi uccisi c’erano anche tanti minatori della zona di Carbonia, che si trovavano da quelle parti per lavoro», ha ricordato nel suo intervento. «Oggi la politica non c’entra, le tante persone presenti hanno le loro ideologie ma sono unite tra loro dalla voglia di ricordare un momento storico che non dovrà mai essere dimenticato». Camedda ha concluso dicendosi stupito dall’as senza di autorità politiche comunali. «Non voglio essere polemico, il sindaco Zedda ha detto che è rappresentante di tutti, oggi però non c’è né lui né un suo sostituto. Con questa assenza non si sta comportando degnamente ». Tra i politici presenti, la presidente reggente della Provincia, Angela Quaquero e l’ex sindaco Mariano Delogu. «Ritengo opportuno questo ricordo, è un giorno che dobbiamo assolutamente tenere presente, perché nel futuro prevalgano pace e dignità», ha spiegato la Quaquero. Mariano Delogu ha affermato che «sono molto legato a questa giornata, nel 1999 feci apporre il cippo in questa piazza. Plaudo a Giorgio Napolitano, che ha capito l’importanza del ricordo». La commemorazione si è conclusa con la proiezione di un documentario con immagini originali del recupero dei corpi delle vittime delle foibe.