Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Palmas all’attacco «Bugie ecologiste e niente proposte»

Fonte: Sardegna Quotidiano
13 febbraio 2012

 POLEMICA SULL’ANFITEATRO

 

Menzogne e attacchi personali. Queste, secondo il patron di Sardegna Concerti Massimo Palmas, sono le arimi utilizzate dalla associazioni ambientaliste “Amici della Terra” e “Gruppo di intervento giuridico”, «meglio note come Stefano Deliperi». Palmas è stato tirato in ballo nella querelle sull’anfiteatro romano, dopo che Deliperi ha definito “vomitevole ” la proposta del centrodestra in consiglio comunale di afiddarne la gestione ai privati. «Deliperi mente sapendo di mentire quando parla di “soli 320 mila euro per smantellare la legnaia contro gli 800/1200 mila sbandierati a più riprese dalle amministrazioni di centro destra per sostenere la materiale impossibilità di provvedere allo smantellamento », attacca Palmas, che ha gestito per anni l’arena coperta dalle gradinate (attività che gli è costata un processo che sta per aprirsi), «Il provvedimento della Giunta Zedda», prosegue, «riguarda lo smontaggio di una piccola parte dell'anfiteatro: il palco, la platea di 900 posti e il primo anello di appena 215 posti. La parte più imponente della struttura, il primo e il secondo anello per totali 3.350 posti e varie altre strutture, rimarranno al loro posto, in attesa di futuri progetti e futuri finanziamenti che, se tanto ci da tanto, potrebbero superare di gran lunga il milione e duecentomila euro preventivato a suo tempo. In sostanza si comincia a smontare l'anfiteatro senza soldi e senza nessun progetto per il futuro». L’organizzatore di eventi punta quindi il dito contro quella che considera una mancanza di progettualità da parte del Comune. Poi un affondo contro Deliperi: «Ancora oggi, piuttosto che scomodarsi ad ipotizzare un futuro credibile per l’Anfiteatro, si permette di liquidare come “squallida” una seria proposta avanzata dall'opposizione, ma condivisa anche da numerosi esponenti della maggioranza, di coinvolgere i privati nel recupero e gestione dell'Anfiteatro Romano, secondo un “modus operandi” ritenuto dai più indispensabile per garantire una vera tutela e salvaguardia del nostro patrimonio archeologico e culturale»

. M.S