VIA AMPERE. Dopo l'attentato incendiario il Comune corre subito ai ripari
Il presidente Ghiani: «A breve tornerà il custode»
Con qualche giorno di ritardo l'amministrazione comunale ha chiuso, la notte, i cancelli del parco di via Ampere, dove giovedì si è verificato un attentato incendiario nel quale sono stati distrutti alcuni bagni in costruzione nell'area verde pirrese.
LA DECISIONE I vandali l'altro ieri notte hanno avuto vita facile, potendo entrare indisturbati e senza alcun controllo, visto che da fine gennaio era cessato anche il servizio di custodia, affidato alla cooperativa “Primavera 83”, alla quale è stata mandata una lettera con l'ordine di non occuparsi più della sorveglianza. «Ma da ieri i cancelli erano già di nuovo chiusi - fa sapere il presidente della Municipalità pirrese, Luisella Ghiani - ho verificato io stessa, in prima persona. Mi spiace che il brutto episodio di giovedì si sia verificato proprio nei giorni in cui, per motivi di tagli al bilancio, il Comune ha dovuto interrompere il rapporto con la cooperativa che si occupava di questo servizio».
LE MANCANZE Rimane il problema di aver lasciato totalmente incustodito la notte uno dei parchi più belli e frequentati della città, popolato ogni giorno da centinaia di famiglie e da tanti bambini: «Devo dire che il sindaco Massimo Zedda ha da subito mostrato interessamento per la questione - prosegue la Ghiani - e i primi risultati si vedono visto che i cancelli dell'area verde sono già stati chiusi». A breve, inoltre, riprenderà il servizio di custodia interrotto qualche settimana fa: «Gli uffici comunali stanno lavorando proprio per fare in modo che riprenda il prima possibile».
I BAGNI Salvatore Cuboni (Pdl), vicepresidente del parlamentino, ha una sua idea: «Quei bagni probabilmente non erano ben visti da qualcuno che ha pensato che erano posizionati male. Ma se davvero c'è chi ha pensato questo ha sbagliato, perchè quei servizi erano in costruzione in quella zona in quanto là sarebbe stato realizzato un punto ristoro».
LE CRITICHE La vicenda dell'altro ieri ha lasciato qualche polemica. «Il fatto che la guardiania fosse finita non significa che i cancelli dovessero rimanere aperti - prosegue Cuboni - Ci sono delle responsabilità che vanno appurate». E poi l'assessore provinciale al Turismo, Piero Comandini, eletto proprio a Pirri nelle ultime elezioni, che attacca anche l'amministrazione comunale, colpevole di non aver gestito al meglio lo spazio verde: «Una critica - dice - va a chi ha interrotto il servizio di guardiania, pregiudicando la sicurezza dei luoghi con danni che superano il costo del servizio. Una beffa. La Municipalita - conclude - si merita le attenzioni necessarie per dare quelle risposte che servono alla comunità per migliorare i servizi e la sicurezza e non per essere una periferia di antica e superata memoria».
Piercarlo Cicero