Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Foibe, per non dimenticare

Fonte: L'Unione Sarda
13 febbraio 2012

Celebrata in via San Lucifero la Giornata del Ricordo dei martiri italiani del '43 e '45

Un'alunna di terza media: evitiamo gli errori del passato

«Il Giorno del Ricordo è un nostro preciso dovere e deve essere un momento per riflettere non solo su un dramma del passato, ma anche sugli errori e le colpe di chi per anni ha impedito che se ne parlasse apertamente e con chiarezza». Margherita Meloni, alunna di terza alla scuola media Alfieri, lo ha letto ieri durante la cerimonia per i martiri delle Foibe, sotto il monumento in via San Lucifero. Studenti, insegnanti, associazioni ed esuli hanno voluto rendere omaggio così agli italiani e ai sardi massacrati nel '43 e nel '45, vittime di quella tragedia sommariamente chiamata "Foibe" e comodamente celata per mezzo secolo. La sottile pioggia gelata non ha impedito ai giovanissimi di ascoltare, raccolti in un silenzio quasi surreale, la testimonianza di un uomo, Giuliano Lodes: fu costretto a scappare dalla propria terra proprio quando aveva la loro età. «Io sono riuscito a salvarmi, ma per obbedire al disegno di pulizia etnica voluto da Tito - ha raccontato ai ragazzi - migliaia di italiani sono stati prelevati la notte dalle proprie case, legati tra loro con del fil di ferro e gettati nelle fosse comuni, alcuni ammazzati, altri vivi. Ricordare questi fatti ci obbliga a prendere atto che anche questo è successo». E sempre di Foibe si parlerà i prossimi 23 e 24 febbraio a Trieste: due rappresentanti delle scuole presenzieranno al seminario “Le vicende del confine orientale e il mondo della scuole. Il contributo dei giuliano-dalmati alla storia e alla cultura nazionale”.
Enrico Ruffi, insegnante all'Alfieri, non ha dubbi: «Insegniamo ai ragazzi a conoscere tutta la storia, senza colori o schieramenti politici: così la Shoa, così le Foibe». Alla cerimonia non ha partecipato il Comune.
Michela Seu