Parla il presidente del Cagliari Cellino. Continuano i lavori del Comune al Sant'Elia
«Spazi commerciali nel nuovo stadio? Non voglio far concorrenza ai commercianti, non sono interessato e poi non sarei in grado di farlo». A dirlo è il presidente del Cagliari calcio Massimo Cellino, che ieri è intervenuto insieme al numero uno del Palermo Maurizio Zamparini in una trasmissione radiofonica. Cellino ha detto, riguardo a un nuovo impianto sportivo, di non avere «gli strumenti per andare avanti da solo», perché si tratta di procedure legate all'intervento «dei sindaci o dei presidenti di Regione». Ma il presidente rossoblù ha voluto chiarire di non avere in testa nessun investimento immobiliare: «Le società sportive devono fare gli stadi senza fare voli pindarici e pensare alle speculazioni edilizie».
Il concetto è semplice: «Meno paghi l'operazione-stadio, e meno carichi la squadra di debiti. Credere di potersi rifare delle spese grazie alla costruzione di altri immobili è sbagliato». Poi è arrivata la critica alla legge sugli stadi, che avrebbe dovuto portare alla ristrutturazione degli impianti sportivi italiani. «Si è bloccata perché non è una legge sugli stadi, ma è una legge immobiliare. Io sono un uomo di calcio e non un immobiliarista. Faccio grossi sacrifici per tenere il Cagliari in piedi. Per me è un orgoglio, spero di essere compreso. O almeno spero che non aspettino di capirlo quando sarò morto».
Per quanto riguarda le attività commerciali ospitate nello stadio, argomento che in passato ha diviso il Consiglio comunale di Cagliari, Cellino ha aggiunto: «Io queste cose non le faccio perché non le so fare. Possono avere un risultato ottimo un mano a chi sa gestire questo tipo di affari. Io so fare la farina, la pasta. Ma non queste cose. Ma purtroppo è difficile far credere le cose alla gente in un momento in cui l'etica è scomparsa. Non spero certo di aumentare gli introiti facendo concorrenza ai commercianti. Non è bello che la società di calcio della città prenda invece che dare. Rischierei di fare male al Cagliari».
Intanto ieri il Comune ha iniziato a esaminare le offerte delle società che hanno partecipato alla gara d'appalto per il posizionamento delle reti nelle tribune del Sant'Elia: un intervento che consentirà di riaprire i settori dichiarati inagibili da settimane. Nei Distinti e nella Curva Sud le strutture di cemento armato verranno coperte, in modo da evitare che l'eventuale caduta di calcestruzzo possa ferire i tifosi o gli steward. Stasera la capienza del Sant'Elia sarà la stessa delle gare contro la Fiorentina e la Roma: 14.250 spettatori. Gli abbonati nei settori dichiarati inagibili assisteranno alla sfida col Palermo nelle tribune laterali Nord e Sud. Si tratta della terza partita che i tifosi guarderanno in “trasferta”.
Il Comune ai primi di gennaio aveva stanziato circa 100 mila euro per ribaltare la dichiarazione di inagibilità dello stadio firmata dal prefetto Giovanni Balsamo. Dopo aver ottenuto l'agibilità parziale dell'impianto, i lavori del Municipio puntano a ripristinare la capienza di circa 23 mila spettatori.