Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Le reliquie di Giovanni Paolo II davanti ai fedeli dell’isola

Fonte: La Nuova Sardegna
13 febbraio 2012

 
Si apre oggi in Cattedrale e si chiuderà il 19 il viaggio di preghiera con il sangue del grande Pontefice polacco




MARIO GIRAU
CAGLIARI. Un artistico reliquiario e un’ampollina col sangue del grande papa Giovanni Paolo II, il primo maggio di quest’anno beatificato da Benedetto XVI davanti a un milione e mezzo di persone, saranno dal 13 al 19 febbraio in Cattedrale al centro della venerazione e della pietà popolare dei fedeli che non hanno dimenticato il pontefice polacco. La diocesi si mobilita e in sei giorni porta davanti ai resti di Karol Wojtyla l’album sintetico delle priorità pastorali della chiesa cagliaritana: vita consacrata, giovani, vocazioni e sacerdoti, malati e famiglia. Sarà uno spettacolo della fede e sicuramente una conferma della grande popolarità, a quasi sette anni dalla morte, e dell’intatto carisma di Giovanni Paolo II.
Il capoluogo dell’isola è la terza tappa di un pellegrinaggio del reliquiario - presentato in San Pietro durante la solenne cerimonia di beatificazione - iniziato a Genova e proseguito a Montepulciano, che toccherà successivamente quasi tutte le diocesi italiane e anche d’Europa, eccezion fatta per la Polonia alla quale il Vaticano ha consegnato numerose e significative testimonianze personali di Giovanni Paolo II.
Il programma predisposto dal parroco della cattedrale, don Alberto Pala, lascia posto esclusivamente alla preghiera (dalle 9 alle 22) ritmata da rosari, benedizioni eucaristiche e messe solenni presiedute dall’arcivescovo Giuseppe Mani. Con la possibilità per i fedeli - sono attesi in migliaia anche da altre diocesi, l’organizzazione è stata meticolosa - di avvicinarsi e sfiorare l’ampolla contenente il sangue prelevato al papa polacco per normali esami ematici proprio negli ultimi giorni di vita e conservato da chi gli è stato vicino in quelle ore. Dopo la cerimonia dell’accoglienza, questo pomeriggio alle 18.30 davanti a Porta Cristina, da martedì a sabato 18 le giornate dedicate a vita consacrata, giovani, vocazioni e sacerdoti, malati, famiglia. Domenica 19 è in programma la solenne messa di ringraziamento e nel pomeriggio partenza del reliquiario.
Fede e ragione nelle veglie delle suore di clausura - clarisse cappuccine, sacramentine, carmelitane - compagne delle reliquie nelle lunghe notti cagliaritane. Sicuramente ci sarà entusiasmo mercoledì prossimo, quando saranno protagonisti i giovani “prediletti” dal Papa iniziatore delle giornate mondiali dalla gioventù, che si fermeranno in cattedrale fino a mezzanotte. Giovedì altra trasferta del reliquiario, a Vallermosa, dove il clero è in ritiro per gli esercizi spirituali. Venerdì forse la giornata più commovente. Il Papa, molte volte inquilino del terzo Vaticano - il policlinico Gemelli - sarà vicino ai numerosi ammalati accompagnati in cattedrale da Unitalsi e Oftal, organizzazioni di volontariato, per una messa solenne, alle 16, con la reliquia portata in processione e mostrata ai singoli infermi in barella: «E’ un segno ricco di significati che, in occasione del ventesimo anniversario della giornata mondiale del malato, arrivino in città - dice padre Giuseppe Carrucciu, delegato diocesano e regionale della pastorale sanitaria - le reliquie di Giovanni Paolo II, il papa che ha istituito la giornata e insegnato a vivere cristianamente, con spirito di fede, il dolore come partecipazione al mistero della croce».
Sabato 18 giornata per la famiglia, tra i principali impegni della chiesa cagliaritana e oggetto di un’enciclica - “Familiaris consortio” - del beato Karol Wojtyla. Domenica 19 febbraio alle 10,30 pontificale di ringraziamento celebrato dall’arcivescovo. Alle 17 è in programma l’accompagnamento solenne delle reliquie fino a Porta Cristina. Poi la partenza, col ritorno a Roma.