VIA SCHIAVAZZI Cardia, il presidente del Progetto Calcio, contro la nuova recinzione: «È costata 50mila euro ma oscura le gare»
di Fabio Salis
Quando il rimedio è peggiore del male. Se prima, assistere alle gare di calcio del Progetto Sant'Elia, squadra del campionato di serie D, non era il massimo per via di una rete di recinzione che consentiva di vedere i giocatori di Bernardo Mereu a quadratini, ora sarà impossibile farlo dopo i lavori quasi ultimati dagli operai del Comune nell'impianto di Via Schiavazzi. Le vecchie grate di protezione elettrosaldate sono state sostituite con quelle in metallo, verniciate di verde, solide e curvate all'interno per impedire lo scavalcamento, e quindi l'invasione.
L’IRA DEL PRESIDENTE CARDIA Tutto bello, come i cancelli in giallo per le uscite di sicurezza, e tutto a norma secondo le imposizioni della Lega Nazionale Dilettanti, solo che le maglie della nuova recinzione sono così strette che impediscono la visuale, specie se in diagonale. «Un'opera bellissima da ammirare ma incompatibile con le nostre tribune – tuona Franco Cardia, il presidente del club della borgata – ora è impossibile vedere le partite, per non parlare delle riprese televisive ». Un intervento che era stato auspicato dal numero uno della società cagliaritana per togliere la deroga che consentiva l'ingresso degli spettatorper un numero non superiore ai cento e che ora potrà arrivare fino a trecento. «Ma così non verrà più nessuno al campo – continua Cardia – La nuova recinzione va bene per lo stadio Olimpico ma non per le nostre tribune alte quanto un marciapiede e vicinissime al campo. Ci sarebbe voluto uno spazio di una trentina di metri tra rete e spalti o, ma perlomeno, andava sollevata la tribuna di molti metri. Questa è l'ulteriore dimostrazione dell'incapacità di chi ha progettato una rete di protezione così alta e con maglie molto strette. C'erano tanti altri modelli da scegliere e che sarebbero andati benissimo per il nostro impianto.
UN SPESA DI 50MILA EURO Il presidente Franco Cardia parla soprattutto di sprechi di denaro: «Sono stati spesi 60mila euro per questa opera faraonica con un grave danno all'Erario. Vorrei che domenica, per la gara contro il Fidene, venissero al campo l'assessore allo Sport Enrica Puggioni, quello ai Lavori Pubblici Anna Luisa Marras e il sindaco Massimo Zedda per capire che questa opera imponente e costosa non serve a nulla». A meno che non vengano innalzate le tribune. «Ho presentato un progetto nel febbraio dell'anno scorso – ricorda Cardia – che prevede il rifacimento delle tribune da 2000 posti, tutti climatizzati e con la divisione per il settore ospite che, così com'è stata fatta, sembra una gabbia per detenuti senza neanche i servizi igienici. Se mi dessero l'autorizzazione allora questa nuova recinzione avrebbe senso, ora non lo è affatto».