Tar
IL VERDETTO
Bocciati i criteri di erogazione dei fondi della 162 stabiliti dalla giunta: il reddito considerato non è quello familiare Il comitato: «Bene, gli sprechi vanno cercati da altre parti»
Vittoria dei disabili contro la Regione. Il Tar ha bocciato la delibera con cui l'assessorato dalla Sanità erogava il finanziamento in base al reddito del nucelo familiare e non a quello del malato, inteso come singolo. Un provvedimento che, in pratica, si era tradotto in una seri di tagli per i beneficiari della legge 162, dedicata alle gravi disabilità. «Non si può risparmiare sui più deboli», è il commento di Marisa Melis, del “Comitato dei Familiari per l'attuazione della 162 in Sardegna”. «Gli sprechi vanno cercati da altre parti non qui. Per noi questo è un risultato davvero importante». Sono 31 le famiglie che si sono rivolte ai giudici amministrativi, impugnando la delibera regionale del novembre 2011 con cui si stabiliva che il finanziamenti della legge 162 andavano calcolati in base al reddito Isee - Indicatore della situazione economica equivalente - del nucleo familiare e non del beneficiario. Così qualcuno si era visto diminuire il contributo economico anche del 70 per cento. Il Tar ha accolto il ricorso, sospendendo il provvedimento, e fissando la discussione nel merito per il 9 maggio. «In molti non hanno fatto ricorso perché non avevano i mezzi economici per farlo ma tutti beneficeranno di questa vittoria», continua la Melis, «Va considerato che molte madri di figli disabili sono costrette a lasciare il loro lavoro per assisterli. In più ci sono i costi delle terapie e dell’assistenza, per questo il finanziamento è un aiuto importante. Insomma non si puó colpire chi è già stato così penalizzato dalla vita». E ancora: «In Sardegna i beneficiari della 162 sono circa 31mila e in molti, anche se non tutti, avevano avuto una riduzione significativa. L’effetto della sentenza riguarderà alcune migliaia di progetti personalizzati, non solo quelli di chi ha fatto ricorso. E la spesa sarà assolutamente sostenibile: circa il 5 per cento in più di quella attuale». Da subito i familiari dei beneficiari della legge per le disabilità gravi, si erano mobilitati contri i tagli sugli aiuti. Riuniti in diversi comitati, oggi sono circa 40, hanno organizzato diverse manifestazioni in tutta l'isola. I familiari dei disabili gravi hanno sempre ricordato che grazie agli aiuti si contribuisce a rendere un malato più autonomo e quindi sempre meno bisognoso di assistenza. Incassata la prima vittoria, ora chi si batte per l'applicazione della 162 ha intenzione di chiedere anche il risarcimento dei danni subiti.
Maddalena Brunetti