Tuvixeddu
Condividiamo l’impostazione della delibera che fa salve le scelte del Puc ed il richiamo all’accordo di programma » . Riformatori «Ci rifacciamo al Ppr e alla sentenza del Consiglio di Stato: l'accordo di programma non viene salvato » . Davide Carta capogruppo Pd «È importante aver dato il mandato al sindaco, ora valuteremo alcuni passaggi delicati come il richiamo al Puc». Giovanni Dore, Idv «Registro forti influenze esterne, da associazioni che non fanno capo certo al centrodestra » . Giuseppe Farris, Pdl
LA NECROPOLI La delibera della Giunta che dovrebbe portare alla soluzione divide la città. Italia nostra: da ritirare. “Appoggio” a Zedda da Riformatori e Pdl. Il centrosinistra: punti da valutare
L’opposizione la appoggia, gli ambientalisti protestano e nella maggioranza il dibattito è acceso. Evidentemente qualche passaggio di “non facile interpretazione ” della delibera numero 1 della giunta Zedda sul colle di Tuvixeddu, che riguarda il progetto della Coimpresa di Gualtiero Cualbu, deve aver confuso le acque. «Vogliamo affermare la nostra condivisione all’impostazione della delibera dell' 11 gennaio 2012 che, per quanto di non facile interpretazione, fa salve le scelte del Puc ed il richiamo all’ac - cordo di programma in esso contenuto », hanno scritto in una nota il capogruppo in Consiglio comunale dei Riformatori, Alessio Mereu, e la coordinatrice cittadina del partito, Anna Maria Busia. D’accordo con l'interpretazione dei Riformatori, il capogruppo Pdl Giuseppe Farris parla di «atto politico che si pone in continuità con le decisioni della giunta Floris» e annuncia il sostegno del suo partito alla delibera. Il documento in questione è stato da subito oggetto di critiche provenienti da sinistra perché considerato uno strumento per riaprire la strada al cemento sul colle. Sull’argomento è intervenuto a piedi uniti, dalle pagine della Nuova Sardegna, lo scrittore Giorgio Todde. E l’associazione ambientalista Italia nostra, con una lunga lettera aperta pubblicata ieri dal sito Sardegna democratica, di ispirazione soriana, ha chiesto di revocare la delibera e di dare avvio al processo di adeguamento del Piano urbanistico al Piano paesaggistico regionale come previsto dalla legge.
IL CENTROSINISTRA Nessuna continuità con il passato. La delibera ha lo scopo principale, come spiega Davide Carta, capogruppo Pd in consiglio comunale, «di dare mandato al sindaco, in base alle norme in materia di copianificazione, a rappresentare direttamente il Comune al tavolo con il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e la Regione». Nel testo ci sono anche le linee di indirizzo alle quali attenersi, che il consiglio dovrà approvare. Il punto centrale su cui si fondano gli equivoci, è il riferimento al Puc: «È da considerarsi di contesto», specifica Carta, «Ci rifacciamo al Ppr e alla sentenza del Consiglio di Stato: l'accordo di programma non viene salvato ». Niente ritorno al cemento dunque: Carta parla di strumentalizzazioni rispetto ad un riferimento al Puc comunque dovuto. «Penso che sia prematuro e strumentale dire un sì o un no ad una delibera che non è stata ancora calendarizzata», sostiene Sergio Mascia, capogruppo di Sel, «Quella dei Riformatori è un’interpretazione: non c’è nessun riferimento all'accordo di programma nel testo». «È marginale», conferma Giovanni Dore, capogruppo Idv. «È importante aver dato il mandato al sindaco, ora valuteremo alcuni passaggi delicati come il richiamo al Puc vigente: il nostro riferimento principale sarà il rispetto della sentenza del Consiglio di Stato».
I DUBBI DEL PDL Le spiegazioni che arrivano dai banchi della maggioranza non convincono il Pdl: «Quel documento è chiaro e conferma l'impostazione urbanistica della giunta precedente», insiste Farris, «È un atto politico del sindaco che evidentemente vuole portare in Consiglio la questione Tuvixeddu, un problema sul quale devo registrare forti influenze esterne, da associazioni che non fanno capo certo al centrodestra. Attendiamo il passaggio in aula per vedere chi sarà presente e come voterà».
Michele Salis redazione@ sardegnaquotidiano. it