LA PROTESTA . .
In rivolta i nonni che si occupavano della manutenzione del verde pubblico. Ieri sera hanno manifestato sotto palazzo Bacaredda perché per quest’anno 96 anziani tra i 60 e gli 80 anni potrebbero essere “disoccupati ”. Nonostante nel 2010 l’amministrazione guidata da Floris avesse assegnato, con il progetto “Nonno tutore del verde”, la cura degli spazi alberati all’associazione “La Radice” di cui fanno parte. Per l’anno in corso il Comune ha scelto di non rinnovare la convenzione e all’appello mancano le mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2011, circa 90 euro al mese. Ma non tutto è perduto.
Fabrizio Rodin, presidente della commissione Politiche sociali spiega: «Per le mensilità arretrate sarà mia cura verificare in fretta cosa si può fare. Il servizio è importante sia per il presidio delle piazze che per il coinvolgimento della terza età. Bisogna capire però se la convenzione con un’associa - zione sia la strada migliore o se è meglio una gestione “in house”. Il Comune darà in fretta delle risposte ». Intanto il sindaco Massimo Zedda ha invitato glia anziani a rivolgersi all’assessorato delle Politiche sociali. E loro per nulla soddisfatti minacciano di ricorrere alle vie legali. Umberto Diana racconta: «Prendevamo circa 90 euro al mese, una cifra simbolica che però mettevamo nella dichiarazione dei redditi.
L’ultimo saldo è arrivato a ottobre poi più nulla. Stiamo pensando di rivolgerci ad un avvocato ». Giovanni Paolo Marras continua: «Grazie a noi molte delle piazze della città sono state liberate dai drogati. Il nostro servizio permetteva anche di curare il verde. Ora ci sarà di nuovo il degrado», conclude amaro. Lino Marroccu, presidente di “La Radice” spiega le sue ragioni: «Nel 2010 la nostra Onlus si è aggiudicata la convenzione per due anni, rinnovabile, con relativo impegno di spesa biennale. Il 20 dicembre abbiamo chiesto il rinnovo ma il 27 gennaio la dirigente delle politiche sociali ci ha comunicato che l’am - ministrazione non intende prolungarla, giustificando che l’affida - mento biennale era un “mero errore materiale”. F. O.