Contestate le cartelle dal 1999 al 2006, il Municipio chiede 38 mila euro
L'Università non paga l'imposta: «Siamo esentati»
L'esenzione dall'Ici non vale solo per le chiese: anche l'Università rientrerebbe nella lista delle istituzioni e amministrazioni che non devono pagare l'imposta comunale sugli immobili. È su questa convinzione - accolta in più di un'occasione dalla commissione tributaria - che si basa il braccio di ferro tra l'ateneo e il Comune, cominciato nel 2005. Una battaglia che si può riassumere più o meno così: il Municipio chiede all'Università il pagamento dell'Ici per tutti gli immobili cagliaritani dal 1999 al 2006, ma da Palazzo Belgrano sostengono di non aver nessun debito con l'amministrazione. La cifra contestata si aggira intorno ai 38 mila euro, ma è destinata a lievitare visto che nei prossimi anni potrebbero essere contestate anche le cartelle dal 2007 al 2011, che ovviamente l'ateneo non ha pagato.
I RICORSI La vicenda inizia nel 2005: è in questa data che il Comune chiede per la prima volta all'Università di pagare l'Ici. In precedenza il vasto patrimonio immobiliare, dal Rettorato al polo economico giuridico di viale Sant'Ignazio, passando per la facoltà di Ingegneria e quella di Lingue, non hanno fruttato neanche un euro a Palazzo Bacaredda. Sette anni fa, un attimo prima della prescrizione, il Servizio tributi scrive all'ateneo per contestare il mancato pagamento dell'imposta per il 1999-2000. L'Università però non ci sta e presenta un ricorso di fronte alla commissione tributaria provinciale, che nell'ottobre del 2007 accoglie la sua tesi e annulla gli accertamenti comunali.
LA SENTENZA Secondo i giudici tributari agli immobili universitari si applica la disciplina dettata dall'articolo 7 del decreto 504 del 1992. Quello che prevede l'esenzione per diversi enti pubblici e privati. Tra questi le aziende sanitarie, le organizzazioni di volontariato, le associazioni sportive, le fondazioni liriche, gli enti ecclesiastici. E, appunto le Università e gli enti di ricerca. La teoria del Comune però è un'altra: gli immobili dell'Università non sono destinati sono a «fini istituzionali», come viene espressamente richiesto dalla normativa, ma sarebbero utilizzati anche per altre attività. Ecco perché la storia si ripete per l'Ici del 2002, poi per quella del 2004, 2005 e 2006. Ma la risposta della commissione tributaria provinciale è sempre la stessa.
IN APPELLO Una linea confermata anche in secondo grado dalla commissione tributaria regionale. Il Municipio però va avanti: anche l'Università deve pagare l'imposta comunale sugli immobili, come tutti gli altri. La prossima battaglia sarà il 16 marzo, quando di fronte ai giudici tributari si troveranno di fronte gli avvocati delle due amministrazioni: a essere contestate sono le cartelle che vanno dal 2004 al 2006.
Michele Ruffi