Nuovo trasporto pubblico in città
Giulio Zasso
L'assessore Frau ipotizza la metropolitana nella zona viale Trieste-Santa Gilla, il collega Coni vorrebbe inserire un pezzo di Pirri nel tracciato già funzionante. La sensazione è che si stiano prendendo finalmente sul serio le potenzialità del trasporto pubblico su rotaia. È la scommessa da vincere in una città che non è più in grado di sopportare l'immane volume di traffico in arrivo dai centri dell'hinterland.
Il tram metropolitano tra piazza Repubblica e Monserrato può trasformarsi in un trampolino di lancio per disegnare i nuovi collegamenti tra il capoluogo e i comuni dell'area vasta. Le città più moderne non hanno mai rinunciato ai tram (Cagliari l'ha fatto con poca lungimiranza nei primi anni Settanta) e si sono affidate anche alla metropolitana. Già dai tempi della Giunta Delogu si era parlato di un sistema di trasporto ferroviario in grado di avvicinare gli angoli più lontani del capoluogo e della cintura urbana. Ma è finito tutto troppo in fretta sotto la sabbia, con l'eccezione del recupero della vecchia linea della Ferrovie complementari.
Solo che ora la situazione si è fatta insostenibile, il traffico ha raggiunto livelli di non ritorno. Neanche i tanti parcheggi realizzati negli ultimi anni riescono più a contenere l'ondata quotidiana di auto. E allora ben venga un progetto che convinca i cagliaritani e i pendolari a lasciare la macchina a casa. La metropolitana leggera può farlo, per esempio con un collegamento piazza Repubblica-via Roma, una diramazione viale Marconi-Quartu-Margine Rosso, la linea piazza Matteotti-ospedali-aeroporto o quella che dalla stazione arrivi al Poetto. Nessuna invenzione, basterebbe tirare fuori dai cassetti del Comune i progetti disegnati qualche anno fa.