Trentacinque anni di poesia, raccolti in un solo volume. Alla Mediateca del Mediterraneo di via Mameli sarà presentato oggi “Controbuio”, opera prima di Alberto Cocco. Il volume, edito da Aipsa, raccoglie una selezione di poesie che l’autore ha realizzato con passione e determinazione. La presentazione prenderà il via alle 18 e vedrà la partecipazione di numerosi ospiti. Primi ad intervenire Gavino Angius, poeta cagliaritano e Antonello Zanda, direttore della Cineteca Sarda, poeta e grande appassionato di letteratura. Modererà l’incontro Annamaria Baldussi, che ha seguito la realizzazione del libro e potrà quindi raccontare il rapporto tra la casa editrice e l’autore. A movimentare la presentazione ci penserà Gianluca Medas, che offrirà al pubblico alcuni assaggi del libro. Andrea Congia e Yuri Deidda interverranno con i loro intermezzi musicali nel corso della serata, quasi un controcanto alla parola scritta nel volume e raccontata dal vivo.
In Controbuio si trovano circa sessanta poesie, scritte tra il 1975 e il 2010. Un traguardo raggiunto anche grazie all’interessamento del poeta milanese Guido Oldani, che per la prima volta ha riconosciuto il talento che Alberto Cocco teneva nascosto. Oldani lo ha voluto con sé all’interno della terza edizione del Festival Traghetti di Poesia, a cui hanno partecipato, tra i tanti, anche Maria Luisa Spaziani, Patrizia Valduga, Franco Loi ed Elio Pecora. Il Maestro descrive l’opera come «una scrittura che viene da lontano e, tutto sommato, sembra più una storia orizzontale piuttosto che un cammino che viene da chissà dove, evolvendo e mutando secondo le scadenze temporali». Le poesie sembrano senza tempo e la divisione in sei sezioni tematiche risulta un po’ fittizia, superata dalle emozioni altalenanti espresse nel libro.
Sotto i nomi classici di amore e solitudine sono catalogati i sentimenti mutevoli dell’autore, che affronta a cuore aperto le problematiche di una vita intera, dai tempi del liceo al periodo attuale. Una costanza sorprendente, che lo ha portato lontano. «Ho nascosto queste poesie per molto tempo come fanno moltissime persone, magari per scarsa convinzione, magari per paura dei giudizi altrui», racconta Cocco, «ma quando la gente inizia a leggere ed arrivano i primi riconoscimenti, capisci che quello che stai facendo non è cosa da poco». Controbuio mostra l’evoluzione della scrittura dell’autore. Uno stile messo alla prova dalla vita e dai suoi cambiamenti. Il passare del tempo e le esperienze personali ne hanno affinato la sensibilità. Non più giovanissimo, Cocco comincia così ufficialmente la sua carriera artistica. «Sono molto contento, ma credo che riuscirò a capire davvero quello che mi sta succedendo soltanto dopo la presentazione, quando tutto diventerà ufficiale», sottolinea il poeta. Jacopo Basanisi