No al dimensionamento scolastico per le scuole cittadine del 1° ciclo, mantenendo quello attuale anche per l’anno 2012-2013, garantendo stabilità e adottando in tempo utile una nuova proposta in merito. Questo l’ordine del giorno, presentato ieri in Consiglio comunale da Giuseppe Andreozzi dei Rossomori e Francesca Ghirra di Sel, con il quale si è chiesto all’intera Giunta di non recepire le linee guida della Regione sul dimensionamento scolastico, arrivate in Comune lunedì e da realizzare entro oggi. La mozione è stata approvata dall’intera maggioranza e da Paolo Casu dell’Udc. Il resto della minoranza si è astenuta. «La scuola riveste grande importanza sociale, la Regione ci chiede un dimensionamento entro 2 giorni, non pensando che si vanno a colpire tante realtà », spiega Francesca Ghirra, tra le firmatarie del documento «è importante sospendere tutto, aprendo un tavolo tecnico anche con la Regione».
Giuseppe Farris, capogruppo Pdl, si è astenuto. «L’ordine del giorno è depauperato, si inserisce nel tritacarne di rapporti ostili con la Regione», afferma «ancora una volta emerge la connotazione debole dell’amministrazione » . Enrica Puggioni, assessore comunale alla Cultura, sostiene che «non è il momento di polemiche, pensiamo a chi frequenta le scuole. Le aree periferiche sarebbero colpite negativamente. Spero che parta al più presto un serio tavolo tecnico». Durante il Consiglio comunale, spazio anche alla questione Cacip. «Si deve valutare se la Regione abbia abusato del suo potere e se non sia compito del Comune rinominare il cda», ha detto Davide Carta, Pd. «Con la Regione è necessario mostrare capacità di dialogo, in questa fase mi pare carente», ha replicato Zedda «il Cacip svolge un ruolo importante sul territorio industriale». P. R.