TAGLI Spese di funzionamento dell’aula ridotte all’osso: sforbiciata su missioni e uso di sale in affitto per riunioni
nUn consiglio consiglio comunale con la cinghia tirata: le spese di funzionamento dell’aula per il 2012 non dovrebbero superare i 100000 euro. È questa la previsione stabilita dall’ufficio di presidenza e presentata ieri mattina durante la riunione della commissione comunale Affari Generali. Riduzioni, dettate dalla crisi, in alcuni casi anche dell’80 per cento rispetto al passato. Nel dettaglio: 30mila euro sarà la cifra a disposizione per il materiale di cancelleria, stessa cifra per iniziative quali giornate di studio, corsi di formazione e abbonamenti ai quotidiani. 1700 euro per le prestazioni di servizi per gli stessi gruppi consiliari, 15mila il tetto massimo per le spese di missione, 4mila euro come rimborso spese e altri 4mila per la spedizione della corrispondenza istituzionale. Ogni consigliere comunale avrà quindi a disposizione 300 euro, ogni gruppo consiliare 272,72. Stop anche allo svolgimento di attività dei gruppi in luoghi da affittare, le attività potranno essere svolte a costo zero, all’interno del Comune nell’ex Sala Giunta, nella sala Vivanet e nello spazio Search, oltre che nei locali che ospitavano le circoscrizioni 3, 4 e 5. Prevista anche una biblioteca consiliare dentro palazzo Bacaredda, che sorgerà a breve nel piano rialzato. «Itagli che subiamo sono pesanti, bisogna fare in modo che i consiglieri possano comunque lavorare», esordisce il presidente della commissione Affari Generali, Filippo Petrucci, «le spese per le missioni sono state ridotte del 50 per cento rispetto alla scorsa consiliatura, così come l’organizzazione dei convegni, che si svolgeranno nelle sale comunali. Tutti i gruppi consiliari potranno usufruirne, senza nessuna spesa. Certo», spiega Petrucci, «i tagli sono corretti, ma attenzione a dove si taglia. Il consiglio comunale costa pochissimo, l’equivalente di 4 stipendi di consiglieri regionali. Stiamo facendo il massimo per evitare gli sprechi, non deve passare l’idea che la politica sia solo spreco». Una proposta per ridurre le spese legate alla cancelleria è stata proposta dalla minoranza della commissione. «Se ogni consigliere avesse un tablet a disposizione, i 30mila euro di spesa prevista si ridurrebbero di almeno la metà. Il risparmio deriverebbero dalla quasi scomparsa dell’utilizzo della carta, per ogni documento si sprecano tantissimi fogli», affermano Anselmo Piras (Pdl), Gennaro Fuoco (Fli) e Pierluigi Mannino (Patto per Cagliari). “« tablet? Potrebbe essere una soluzione interessante», risponde Petrucci, «a patto che veramente non si utilizzi più la carta. Fin dalla prima convocazione della commissione ho deciso di spedire tutto via email. Molti consiglieri si sono però lamentati, chiedendo in alcuni casi anche il messo comunale per farsi recapitare i vari documenti». P. R.