POETTO.
Il progetto di riqualificazione presentato dagli assessori
Spazio solo per pedoni, ciclisti e sportivi
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Notizia numero uno. Il Poetto sarà diviso in tre grandi aree: la prima, da Marina Piccola alla Quarta fermata, sarà dedicata «al relax»; la parte centrale, più o meno fino all'Ippodromo, diventerà invece la «zona sport»; l'ultima invece, al confine con il Comune di Quartu, sarà un territorio riservato in gran parte alla natura. Notizia numero due. Il Lungomare diventerà una passeggiata vera, senza auto né mezzi pubblici. Gli unici ad avere la possibilità di passare in macchina, oltre ai mezzi di soccorso e alle forze dell'ordine, saranno i residenti ma solo per il classico “carico e scarico”. Per il resto, sarà un boulevard lungo 4 chilometri, diviso in varie corsie. Quella pedonale, la pista ciclabile e un'altra dedicata ai podisti, e la carreggiata per la Ztl dove non si potrà andare a più di 30 chilometri all'ora.
L'ASSEMBLEA È questo il Poetto del futuro descritto ieri dagli assessori Luisa Anna Marras (Lavori pubblici) e Mauro Coni (Traffico e viabilità) davanti a una folta assemblea di abitanti del quartiere, ospitata nella Casa evangelica battista in via Stromboli. Un'occasione colta al volo dal comitato Progetto Poetto (che ha organizzato l'incontro) per ricordare all'amministrazione i problemi quotidiani di chi abita nel Lungomare, come il presidente dell'associazione Cristina De Cortes. «Mancano i marciapiedi, il Lungosaline è ormai una pista dove corrono le auto e la situazione può solo peggiorare se verrà interdetta al traffico il Lungomare». Il progetto bandito a fine dicembre, rispetto a quello bocciato dall'Ufficio tecnico regionale nel 2010 «ha una visione d'insieme di tutta la zona, dalla spiaggia al Molentargius», ha detto l'assessore Marras, «e per questo abbiamo incaricato una équipe multidisciplinare». I lavori, che potrebbero iniziare «entro la fine dell'anno», dureranno almeno 730 giorni (questa la previsione del bando) ma «verranno considerate sospensioni o adattamenti del cantiere per renderlo compatibile con la stagione balneare».
IL TRAFFICO L'assessore Coni ha individuato le possibili soluzioni ai riflessi negativi che il progetto potrebbe avere sul traffico: «È vero che il Lungosaline è simile a una pista. Ma potrebbe essere rivista l'intera viabilità: alcuni sensi di marcia saranno invertiti, qualche semaforo potrebbe essere eliminato. Invece è probabile che vengano installati nuovi autovelox». Le linee di mezzi pubblici verranno spostate dal Lungomare al Lungosaline. «Questo comporterà il sacrificio di una parte dei parcheggi a spina di pesce sul viale interno. Altri posti auto potrebbero essere ricavati nell'attuale sterrato di Marina Piccola. Dove basterà dare ordine a uno spiazzo già utilizzato come parcheggio». Le offerte per la gara d'appalto dovranno essere presentate entro il 26 marzo. Poi la commissione potrebbe impiegare circa sei mesi per trovare l'impresa che trasformerà radicalmente una delle spiagge urbane meno sfruttate al mondo.
( m.r. )