Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cacip Il commissario azzera il consorzio

Fonte: Sardegna Quotidiano
6 febbraio 2012

 

PUGNO DI FERRO Ditel cancella assemblea e il collegio dei revisori lasciando Macchiareddu senza controllori: la cassa dell’ente è gonfia di 71 milioni di euro. Zedda e i sindaci dichiarano guerra

Il commissario nominato dalla Regione azzera il Cacip. Cancellata l’as - semblea del Consorzio e raso al suolo pure il collegio dei revisori dei conti. È il primo atto ufficiale di Natale Ditel catapultato dalla giunta regionale, dagli uffici da consulente del presidente Cappellacci a quelli di gran capo dell’area industriale di Macchiareddu, con il mandato di ricostituire gli organi del consorzio. Rimasti impatanati tra l’at - tesa della Quaquero nel riconfermare la delega a Emanuele Sanna e la mancata indicazione del rappresentante della Camera di Commercio nell’as - semblea dei soci. La zampata della Regione sull’ente, a stragrande maggioranza del centrosinistra, è contestata dai sindaci che fanno parte del consorzio. «Il commissariamento del Cacip è esattamente il contrario rispetto al decentramento e alla tanto celebrata autonomia degli enti locali» dichiarano in una nota congiunta i primi cittadini di Cagliari, Massimo Zedda, di Assemini, Paolo Mereu, di Elmas, Walter Piscedda, di Uta, Giuseppe Pibia, di Sestu, Aldo Pili, di Capoterra, Francesco Dessì, e di Sarroch Salvatore Mattana. «Da parte nostra - spiegano le fasce tricolore di Cagliari e hinterland - non è mai venuta meno la fiducia nel presidente Emanuele Sanna, e l’assemblea del Consorzio stava procedendo nei termini e secondo le modalità previste dallo statuto e dalla normativa vigente alla ricostituzione dei legittimi organi statutari».

Per queste ragioni Zedda e i suoi colleghi lasciano intendere che sono in vista azioni legali che andrebbero così ad aggiungersi a quelle preannunciate dalla presidente della Provincia. L’azzeramento dell’assem - blea dei soci del consorzio industriale accelera il lavoro dei legali, alle prese anche con la cancellazione dell’orga - nismo di controllo. Per Ditel il mandato a tempo (tre mesi) affidatogli dalla Giunta per ricostituire gli organi consortili, comprende anche l’azzera - mento e l’eventuale rielezione del collegio dei revisori dei conti. Una decapitazione inaspettata che priva il Cacip dei suoi controllori.

Se si pensa che nelle casse del Consorzio ci sarebbero circa 71 milioni di euro, si ha più chiaro il quadro della partita che si sta giocando a Macchiareddu e dintorni. Si aggiunga che in pochi credono che nei novanta giorni da plenipotenziario concessi a Natale Ditel, gli organi del Cacip saranno ricostituiti, sembra infatti assai probabile che entro quella data la Regione cercherà di approvare la legge di riforma dei consorzi industriali che dovrebbe modificare radicalmente l’ente che era guidato da Emanuele Sanna. Sul fronte politico dopo le accuse di «immobilismo» rivolte alla presidente della Provincia, Angela Quaquero (Pd) da parte di esponenti del suo partito, in testa i presidenti delle commissioni provinciali dei Trasporti e dei Servizi sociali (Mereu e Armeni) interviene il segretario provinciale dei democratici, Thomas Castangia: «Non esiste nessuna guerra interna al Pd sulle nomine al Cacip». Infatti, la guerra è per la mancata conferma della delega al presidente del Cacip, Emanuele Sanna (Pd) da parte della presidente della Provincia, Angela Quaquero (Pd). A.Mo.