MERCOLEDÌ, 24 SETTEMBRE 2008
Pagina 1 - Cagliari
Da oggi è ufficiale il progetto «porte aperte»: niente auto, solo autobus elettrici e biciclette
Il presidente Ruggeri: «Non sarà uno sperpero di denaro pubblico» Floris: «Rivivranno le saline»
PABLO SOLE
CAGLIARI. Apriti parco. Da oggi l’oasi di Molentargius-Saline spalanca i cancelli al grande pubblico e si offre ai visitatori sotto una nuova veste: quella di un parco che si candida a diventare un punto di riferimento per naturalisti, sportivi e gente comune. E lo fa portando in dote una serie di strutture pensate per un parco che, pur con tutte le comprensibili cautele del caso, va vissuto. Gli sforzi del consorzio di gestione si sono concretizzati nella realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili che si snodano da un capo all’altro dell’area protetta, da Medau su cramu fino a Quartu, senza dimenticare gli amanti del birdwatching.
Tutti adesso potranno osservare da vicino avocette e fenicotteri, ma anche aironi e cavalieri d’Italia, sulle torrette d’avvistamento disseminate nei confini del parco e sistemate in vari punti strategici. E tutti gli ospiti si muoveranno a piedi o sul bus navetta - ovviamente elettrico - messo a disposizione dal consorzio. In alternativa: pedalare. Anche se non si dispone di una due ruote: con il bike-sharing basta una tessera magnetica per utilizzare le biciclette fornite dal consorzio e girare in lungo e in largo per l’area umida. ‹‹Ma non sarà un giardino pubblico - puntualizza il presidente Gigi Ruggeri -. Vivere il parco di Molentargius-Saline significa essere coscienti del fatto che non stiamo parlando di un’area qualsiasi: ci sono delle regole da seguire per salvaguardare il delicato ecosistema del compendio. Fatta questa puntualizzazione, stiamo pian piano costruendo una realtà integrata con il tessuto urbano››.
Pian piano. ‹‹Quando è nato il consorzio di gestione, nel 2005, siamo arrivati a Molentargius e abbiamo trovato un sistema con grandi problemi - sottolinea Ruggeri-. Ora, seppure tra mille difficoltà, riusciamo ad offrire al grande pubblico le ricchezze di questo parco. Che è vivo››. Una risposta neppure tanto velata a chi dava il Molentargius per moribondo: Ruggeri non lo dice, ma la stoccata è diretta al Gruppo di intervento giuridico che solo qualche giorno fa aveva diagnosticato al parco uno stato ‹‹pre-comatoso - come l’ha definito il presidente del Gig Stefano Deliperi - fra abusivismo edilizio, discariche abusive, scarichi non autorizzati, incendi, bracconaggio e ingenti spese, soprattutto il Molentargius-Saline››. Prosegue Ruggeri: ‹‹Sfatiamo l’idea di chi ci vuole “scialacquatori di denaro pubblico”: rispetto agli altri, il nostro è il compendio che costa meno, anche perché abbiamo tagliato tutti gli stipendi. Quel che pesa, semmai, sono i costi di gestione. Chi parla di soldi sprecati, dice solo colossali bugie››. Archiviata la querelle, tocca al direttore generale Mariano Mariani illustrare le novità: ‹‹L’accesso in auto sarà regolato da una sbarra posta agli ingressi principali, e il traffico sarà consentito solo ai residenti. A disposizione dei visitatori ci saranno due grandi aree di sosta sui versanti cagliaritano e quartese. A breve contiamo di inaugurare anche i percorsi in canoa e a cavallo, e in questi giorni partirà la campagna di informazione che illustrerà per filo e per segno tutte le attività appena inaugurate e le modalità per accedervi››. Non è mancato l’accenno alla ripresa dell’attività di produzione del sale, rilanciata dal sindaco Emilio Floris ‹‹non solo perché si tratta di un processo necessario all’ecosistema, ma anche per garantire al consorzio una forma di auto sostentamento indipendente dai finanziamenti pubblici, così come le attività ricettive votate al turismo del benessere e alla ricerca scientifica››.