Il sindaco di Cagliari tira la volata a Rosa Accardo «Sì alla moderazione, ma le posizioni precise pagano»
ALGHERO. «I moderati? Sono necessari, soprattutto in politica, dove ora più che mai c’è bisogno di persone concrete e attente a non alzare i toni. Ma la moderazione è tutt’altra cosa rispetto al moderatismo, che invece è il timore di prendere una posizione precisa perché magari ti fa perdere consensi. Quello proprio non mi piace». Al sindaco di Cagliari Massimo Zedda sono bastate poche parole per conquistare l’applauso dei tanti algheresi che ieri mattina hanno affollato il cinema Miramare con l’obiettivo di sostenere la candidatura di Rosa Accardo alle primarie del centrosinistra in programma il 12 febbraio.
Trentacinque anni, dirigente nazionale di Sel, Zedda ha indossato la fascia tricolore dopo aver travolto al secondo turno il concorrente di centrodestra Massimo Fantola. Ma anche dopo aver clamorosamente battuto alle primarie della sua coalizione il quotatissimo senatore del Pd Antonello Cabras. Così il sindaco con la faccia da ragazzino, al grido generazionale ora tocca a noi è diventato in tutto il Paese il simbolo di una nuova politica incentrata sulla freschezza di idee e la trasparenza. Al punto che stando all’ultimo e recentissimo sondaggio del Sole24Ore si è piazzato al secondo posto in Italia nel gradimento degli elettori. Normale, dunque, che gli algheresi che sostengono Rosa Accardo - con il supporto di Sel, Federazione della sinistra, Alghero Viva e Cantiere sociale - lo aspettassero in città per farsi raccontare come si fa a stravolgere i pronostici. E lui non si è fatto pregare. «L’organizzazione delle elezioni è una scienza esatta - ha spiegato rivolgendosi alla platea composta da tantissimi giovani -, nel senso che ognuno di voi è in grado di trovare voti impegnandosi sino all’ultimo istante». Poi Zedda si è soffermato in particolare sulle primarie di Alghero, dove sono in corsa sei concorrenti, tre dei quali (Enrico Daga, Stefano Lubrano e Gavino Scala) espressi dal Partito democratico, uno dall’Italia dei valori (Gianni Piredda) e un altro (Maria Graziella Serra) dal comitato di cittadino C’è un’Alghero migliore. «Non dimentichiamoci mai - ha detto - che l’unico vero avversario è il centrodestra, assieme agli speculatori e a chi difende la precarietà. Tuttavia c’è bisogno di chiarezza, e chi è di destra e vota a destra non può candidarsi con il centrosinistra». Una frase che in molti hanno voluto leggere come una frecciatina diretta a Stefano Lubrano, l’ex presidente di Confindustria per il Nord Sardegna ora in lizza per le primarie con il simbolo del Pd, che una settimana fa aveva candidamente ammesso di aver votato per Cappellacci alle ultime elezioni regionali».