Il Municipio corre ai ripari: saldato subito il bollettino d'abbonamento
Nessuno paga il canone: ispettori in via Roma
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Nei corridoi di Palazzo Bacaredda parlano di «una dimenticanza». Niente di voluto o addirittura premeditato insomma, e c'è da crederci. Rimane il fatto che nella storia recente (e forse anche in quella più lontana) del Municipio gli ispettori della Rai non si erano mai visti. Invece sono arrivati venerdì mattina, a notificare il mancato pagamento del canone per il 2012.
IL CONTROLLO È bastato fermarsi nella guardiola all'ingresso del Comune, in via Roma, dove c'è un televisore che nei tempi morti - e non solo - fa compagnia agli uscieri. Così dopo una rapida verifica, l'ufficio di Gabinetto del sindaco si è accorto della «dimenticanza». Nessun bollettino pagato, come è sempre stato fatto negli anni precedenti. L'inconveniente è stato risolto nel giro di poche ore: il Municipio ha versato 187 euro sul conto corrente della Rai, cioè la somma dell'abbonamento più una piccola mora per i tre giorni di ritardo.
IL CANONE PER I COMUNI Perché il canone non è un obbligo solo per i comuni mortali che hanno in casa un televisore, ma anche per gli alberghi, gli esercizi pubblici, le banche, gli ospedali, gli uffici, le navi, gli aerei, le scuole e gli studi professionali. E le pubbliche amministrazioni, ovviamente. Si va dai 6.696 euro all'anno per la categoria A, quella degli «alberghi con 5 stelle e 5 stelle lusso con un numero di camere pari a o superiore a cento», fino alla E, dove si pagano 200 euro. Importi ben diversi da quello di 112 euro che viene pagato dalla maggior parte dei cagliaritani.
L'INTERVISTA DI AUGIAS E dopo il blitz degli ispettori Rai in Municipio molti hanno ricordato l'intervento del sindaco Massimo Zedda nel talk show “Le storie - Diario italiano” di Corrado Augias, proprio su RaiTre. Negli ultimi minuti del programma il conduttore chiede al sindaco: «Lei ha pagato il canone Rai?». La risposta di Zedda: «Io non ho neanche il decoder, e poi non ci sono mai a casa. La Tv la guardo in Comune». Ecco: c'è chi ha collegato le due cose e ha pensato a un controllo stimolato dalla risposta del primo cittadino nella trasmissione televisiva. Verità, o semplice coincidenza? Di sicuro Zedda non appartiene alla (sempre più vasta) schiera di politici che dichiara pubblicamente di non pagare il canone e, anzi, invita gli altri a non farlo. C'è il deputato della Lega (e segretario della commissione di vigilanza Rai) Davide Caparini che ne parla come un «atto di obiezione fiscale», e c'è ad esempio il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini (anche lui leghista) che giustifica così la sua più o meno innocente evasione: «In un momento di difficoltà dell'economia l'aumento del canone Rai è inaudito». Anche il governatore del Veneto Luca Zaia ha detto di non pagare l'abbonamento: «Non ho il televisore».
Michele Ruffi