La protesta dei sindaci
«Il commissariamento del Cacip è esattamente il contrario rispetto al decentramento e alla tanto celebrata autonomia degli enti locali». Lo hanno scritto in una nota congiunta i sindaci di Cagliari, Massimo Zedda, di Assemini, Paolo Mereu, di Elmas, Walter Piscedda, di Uta, Giuseppe Pibia, di Sestu, Aldo Pili, di Capoterra, Francesco Dessì, e di Sarroch Salvatore Mattana, criticando la scelta arrivata dalla Regione.
Dopo aver ricordato che da parte dei sindaci non è mai venuta meno la fiducia nel presidente Sanna, al quale è stato unanimemente riconosciuto il merito di aver tutelato l'interesse pubblico e di aver dialogato con tutti i Comuni, la nota congiunta evidenzia come la decisione della Giunta regionale di commissariare il Cacip (l'ex Casic) sia arrivata nel momento in cui la stessa Assemblea del consorzio stava procedendo nei termini e secondo le modalità previste dallo Statuto e dalla normativa vigente alla ricostituzione dei legittimi organi statutari.
«Stiamo valutando - concludono i sindaci del consorzio industriale - quali iniziative intraprendere di fronte a un'azione della Regione che riteniamo quantomeno discutibile e sicuramente lesiva delle prerogative degli stessi enti partecipanti».
Anche la Provincia di Cagliari si è già espressa contro il commissariamento del Cacip da parte della Regione: «Siamo veramente stupiti», ha sottolineato la presidente della Provincia facente funzioni Angelo Quacquero, «l'assemblea dei soci che si è svolta ieri ha dimostrato di essere perfettamente in grado di completare e far funzionare i propri organi statutari». A tal proposito «la Provincia ha espresso la propria delega e si è impegnata a sollecitare di nuovo la Camera di commercio a presentare la propria terna per ricoprire l'ultimo posto vacante in assemblea». Pertanto «il commissariamento del Cacip è da considerare davvero incomprensibile».