Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico, pressing sul Piano industriale

Fonte: La Nuova Sardegna
3 febbraio 2012

Milia: «Serve al più presto». Mercoledì vertice con la banca




STEFANO AMBU

CAGLIARI.Di corsa a salvare il Lirico dal debito di circa 25 milioni. La fretta, questa volta, la mette la Regione. Messaggio chiaro: piano industriale al più presto perchè questa è l’unica maniera per far intervenire lebanche. Ma forse ci siamo: mercoledì incontro tra Regione, Fondazione e rappresentanti del Banco di Sardegna.
  In realtà a bussare alla porta della Regione per primi erano stati appena mercoledì i lavoratori dell’Ente Lirico. Ricevuti dai presidenti delle commissioni Bilancio e Cultura Pietrino Fois e Carlo Sanjust avevano chiesto lumi sulle decurtazioni dei fondi regionali. Facendo notare anche che c’è ancora in vigore una norma che salverebbe dai tagli il finanziamento di nove milioni. Un’altra partita, ma per il Lirico di questi tempi, è sempre una questione di soldi.Ieri poi è arrivata una nota dell’assessore regionale alla Cultura Sergio Milia. Che ribadisce il concetto: al più presto il piano industriale. «E’ evidente - spiega - che per poter operare, avviando le necessarie interlocuzioni con i vertici del Banco di Sardegna, è necessario che la Regione, che contribuisce economicamente in maniera importante e sostanziale al funzionamento dell’Ente, riceva e possa prendere visione in tempi brevissimi del Piano Industriale e del Piano di ristrutturazione del debito della Fondazione. Considerata la particolare congiuntura di crisi, diventa prioritario un Piano Industriale rigoroso e sostenibile. Piano che pur tutelando le professionalità presenti, porti a decisi risparmi». Già, il piano industriale: se ne era già parlato qualche mese fa. E anche allora era stato considerato, sempre da Milia, condizione imprescindibile per il salvataggio. Il soprintendente all’Ente Lirico Gennaro Di Benedetto aveva anche elaborato il suo Piano. Ma il documento non aveva fatto fare salti di gioia ai sindacati. Che, poco tempo dopo, aveva elaborato un contro-piano. Ora si tratta di arrivare a una sorta di sintesi tra le due proposte. Un progetto unitario da far vedere alla Regione. Come dire: ora tocca a te. Un piano salvezza che richiede un impegno su più fronti: «Sto predisponendo- ha continuato Milia- un emendamento in Giunta alla Finanziaria da portare all’attenzione del Consiglio regionale con il quale la Regione possa trovare le possibili forme di intervento». Viale Trento lancia un appello ai vertici di via Sant’Alenixedda: «Mi auguro - conclude l’assessore - che il Presidente della Fondazione Teatro Lirico e il Consiglio di amministrazione vogliano interagire con noi perchè, lo ribadisco, senza un adeguato piano di risanamento verrebbero a mancare le condizioni di sostegno da parte della Giunta e le interlocuzioni con le banche».Per il Lirico ora parte l’ennesimo conto alla rovescia.