Dubbi sull'iter dell'atto della soprintendenza che annulla i nulla osta paesaggistici
Floris annuncia verifiche: pronto ad andare in procura
Alcuni passaggi che sarebbero contenuti nell'atto di annullamento delle autorizzazioni lederebbero l'onorabilità dell'amministrazione.
Il sindaco potrebbe presentarsi in tempi brevi davanti al Procuratore della Repubblica. Niente di certo: prima Emilio Floris vuole vedere con i suoi occhi il documenti con il quale la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici ha annullato l'autorizzazione paesaggistica con cui il Comune dal Comune autorizza Nuova Iniziative Coimpresa a costruire a Tuvixeddu. E poi, appunto, potrebbe presentarsi dal magistrato per «tutelare l'onorabilità di questa amministrazione».
È l'esito della seduta di ieri di Consiglio, aperta da un'interrogazione presentata da Massimiliano Tavolacci sul provvedimento firmato dal soprintendente Fausto Martino. Un documento del quale il sindaco vuole prendere visione prima di decidere il da farsi e che sarebbe già sul tavolo dei giudici del Tar, pur essendo privo di firme e di protocollo: conterrebbe l'annullamento dell'autorizzazione che, a giudizio del soprintendente, non poteva essere concessa per una serie di ragioni spiegate nel provvendimento.
Ed è proprio questo il nodo del contendere: Floris, ma anche l'assessore all'Urbanistica Gianni Campus, sostengono che alcuni passaggi che sarebbero contenuti nell'atto di annullamento lederebbero l'onorabilità dell'amministrazione. «Circolano notizie false e tendenziose», afferma il sindaco, «dunque devo agire a tutela del Comune».
Non soltanto: a fare infuriare ulteriormente il centrodestra sono anche i presunti nuovi ritrovamenti archeologici a Tuvixeddu. Che, secondo la maggioranza in Comune, non ci sarebbero assolutamente stati. Una serie di ragionamenti che stanno portando a uno scontro ancora più duro. Anche se Floris, uomo del dialogo, non rinuncia a cercare soluzioni condivise.
Ma, se il Comune attacca, la maggioranza di centrosinistra in Regione non fa passi indietro. «C'è stato un eccesso di potere nelle autorizzazioni comunali per Tuvixeddu. L'annullamento per decreto da parte del Soprintendente dell'autorizzazione edilizia del Comune di Cagliari per gli ultimi lotti dell'intervento di Coimpresa pone le basi per l'annullamento definitivo di tutti gli atti autorizzativi alla cementificazione della necropoli punica più grande del Mediterraneo».
E, nel frattempo, sul sito della Regione compare uno speciale dedicato proprio a Tuvixeddu, corredato di centinaia di immagini, video, intere pubblicazioni scientifiche, una rassegna stampa aggiornata quotidianamente e le ultime notizie sugli accadimenti che riguardano l'area. (mar.co.)
24/09/2008