Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Ecco tutti i conti «Solo più spese se le tagliamo»

Fonte: Sardegna Quotidiano
1 febbraio 2012

Provincia in bilico

 

LA “RIVOLTA” Approvato dal Consiglio, con un solo contrario, l’ordine del giorno in difesa dell’ente che rischia di sparire per volontà del Governo. I referendari: «Sono inutili, aboliamole»

Una richiesta d’interessamento trasversale per promuovere iniziative che salvaguardino l’esistenza delle Province. Dai cittadini comuni alle associazioni, dallo stesso mondo politico a quello sindacale, fino alle forze economiche e sociali. Un coro unanime, quello del Consiglio provinciale di Cagliari, che ieri ha approvato, con la sola astensione di un consigliere, l’ordine del giorno promosso dall’Unione Italiana Province, con il quale viene espressa contrarietà al ridimensionamento dei consigli provinciali di tutta Italia, come prevede la manovra del governo Monti.

«PIÙ COSTI, MENO EFFICIENZA» Secondo Roberto Pili, presidente del Consiglio provinciale, abolirle significherebbe diminuire l’efficienza della macchina amministrativa e aumentare i costi: «La spesa pubblica italiana è di 813 miliardi di euro, le province ne costano solo 11. Se dovessero abolirle, tante persone che lavorano al loro interno perderebbero il lavoro. Chiedo a Regione e Autonomie locali di disegnare nuovi livelli di governo più consoni alla Sardegna ». Angela Quaquero, presidente ad interim, concorda e aggiunge che «i nostri costi sono quelli relativi a funzioni che non possono essere gestite su base regionale e che noi svolgiamo ottimizzando i costi». Entrando nel merito dei costi della Provincia, l’assessore al Bilancio, Laura Pulga, illustra i dati in suo possesso. «È di 140 milioni di euro il bilancio del 2011, abbiamo crediti da parte dello Stato per 90 milioni, ma non li riceveremo. La previsione per il 2012 vede 3 milioni di euro in meno da parte dello Stato, a causa dei tagli di trasferimenti erariali, passando da 5 milioni di euro nel 2011 a poco meno di 2 quest ’anno. Abbiamo 420 dipendenti a tempo indeterminato mentre circa 100 hanno un contratto a termine ». Altri dati arrivano da Paolo Mureddu, assessore ai Lavori Pubblici. «Le spese sostenute dal mio assessorato nel 2011 sono di 7 milioni di euro. Gestiamo 900 chilometri di strade, nell’ultimo anno abbiamo svolto lavori su ben 120 chilometri. per il patrimonio, come sedi istituzionali e staccate provinciali, il costo è stato di 4 milioni di euro. La biblioteca di Monte Claro, pronta ad aprile, è costata 6 milioni di euro. Voglio ricordare », aggiunge Mureddu «che monitoriamo 72 edifici scolastici, nel 2011 la Regione ci ha dato i soldi anche del 2009 e del 2010, in ritardo, per un totale di 12 milioni di euro. Queste sono le spese vive di servizi sul territorio che solamente noi possiamo garantire, di sicuro non Regione o Comune». Favorevole all’eliminazione delle Province, invece, il Movimento Referendario Sardo. «La manifestazione a sostegno delle attuali Province somiglia all’ultima difesa dei Pretoriani prima della resa del Palazzo assediato della politica. È difficile sostenere che l’Ente Provincia sia oggi sentito utile da cittadini - dicono dal Movimento -: se così fosse, sarebbero stati gli stessi cittadini ad organizzarla, non i consiglieri provinciali. Le decine di migliaia di sardi che hanno firmato il nostro referendum per abolire le Province sono segno di una volontà collettiva nell’avere istituzioni più snelle. Oltre al risparmio immediato di 120 milioni di indennità».

Paolo Rapeanu