Nuove regole: sconti per le attività di Castello, S. Elia, Cep e Mulinu Becciu
Il 20% dei cagliaritani non paga la tassa sui rifiuti
Il venti per cento dei cagliaritani non paga la Tarsu, lasciando una voragine che va dai sei agli otto milioni di euro nel bilancio municipale: dettaglio che spiega anche perché la tassa sui rifiuti solidi urbani del capoluogo sia una delle più alte d'Italia. E non è un caso che ieri la commissione Bilancio del Consiglio comunale, presentando gli emendamenti al nuovo regolamento Tarsu che verrà discusso dall'Aula nelle prossime settimane, abbia parlato apertamente di «lotta all'evasione», soprattutto in un momento come questo in cui le manovre finanziarie del Comune devono fare i conti con la riduzione dei trasferimenti di Regione e Stato.
LE MODIFICHE Il presidente della commissione Claudio Cugusi (Pd) ha presentato le novità che verranno proposte, sotto forma di emendamento, al documento esaminato dal Consiglio: «Si tratta di piccoli interventi, ma significativi. Purtroppo la coincidenza con la discussione del bilancio ci costringe a non proporre modifiche di grande portata». La novità più importante è rappresentata da un incentivo: chi aprirà nuove negozi, bar, e qualsiasi tipo di «attività produttive» nei quartieri di Castello, Sant'Elia, Cep e Mulinu Becciu avrà uno sconto del 50 per cento sulla tassa per i primi cinque anni. La Tarsu per i mercatini dell'usato, che sfruttano proprio il «riuso» di oggetti destinati a diventare altrimenti dei rifiuti, verrà ridotta insieme alle tariffe (abbassate del 75 per cento) per i locali che ospitano attività culturali. Lo sconto per le aree all'aperto dei ristoranti e degli altri locali pubblici, ora al 75 per cento, verrà invece ridotto al 10 per cento. Le novità, una volta ottenuto il sì del Consiglio, entrerebbero in vigore nel 2013. «In questo momento di difficoltà», ha detto Cugusi, «non abbiamo certo voluto caricare la pressione fiscale, ma adottare dei correttivi di giustizia sociale». Davide Carta (Pd), che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione insieme agli altri commissari della maggioranza (Gaetano Marongiu, Sergio Mascia e Enrico Lobina), ha ricordato che «le tasse incamerate dal Comune coprono solo una parte del costo del servizio di raccolta rifiuti. Ecco perché si deve puntare sulla lotta all'evasione».
LE CRITICHE Giuseppe Farris (Pdl), anche lui componente della commissione Bilancio, rivendica però la paternità dell'emendamento che potrebbe garantire lo sconto della Tarsu per le nuove attività aperte in alcuni quartieri della città. «Io ho proposto un emendamento identico, dove si prevedevano agevolazioni per Castello, Sant'Elia e Cep, ma è stato bocciato. La maggioranza però ha approvato una propria proposta identica, nella quale veniva inserito anche il quartiere di Mulinu Becciu». Un episodio di cui sarebbe stato informato - con una lettera - anche il presidente del Consiglio Ninni Depau.
Michele Ruffi