L’assessore: «Nessuna decisione sull’amministratore unico». Ma i sindaci non ci stanno
Ganau: «Occorre più trasparenza, Vogliamo sapere prima compensi e nomi di tutti i candidati»
ALFREDO FRANCHINI
CAGLIARI. La riforma del sistema idrico è ancora lontana perché ieri l’assemblea straordinaria dei soci di Abbanoa ha modificato lo Statuto senza stabilire un percorso certo e ha rinviato la decisione su chi dovrà gestire «l’idromostro». I soci si ritroveranno lunedì e in questi cinque giorni i partiti avranno modo di ridiscutere il futuro di Abbanoa e dell’Ato.
Che non ci fosse l’accordo sull’amministratore unico si era capito quando i soci sono stati chiamati a votare la modifica dello statuto sulla composizione dell’organo amministrativo. Il Cda tecnico, presieduto da Gabriella Massidda, direttore generale della presidenza della Giunta, ha messo in votazione (ed è stata approvata all’unanimità) la variazione che lascia aperta la strada a qualsiasi soluzione: «La società è amministrata», recita il nuovo articolo 28 dello statuto, «o da un amministratore unico o da un Consiglio d’amministrazione composto da un massimo di tre membri». Campo aperto, dunque, più volte rimarcato da Gabriella Massidda ma soprattutto dall’assessore ai Lavori pubblici, Angela Nonnis, che ha formalizzato la richiesta di rinvio sull’elezione dell’amministratore unico: ««È giusto che ci sia una riflessione», ha detto l’assessore, «perché non siamo nelle condizioni di dire che abbiamo un amministratore o un Consiglio d’amministrazione a tre». Parole che hanno fatto indignare i «soci minori» della società per azione Abbanoa. «A noi sindaci chiedono solo di alzare la mano, le decisioni le prendono loro», ha detto Gianni Argiolas, sindaco di Monserrato, «sappiamo tutti cosa è Abbanoa e a cosa servono altri cinque giorni? Vogliono farne un carrozzone»? Dalle parole dei sindaci dei centri più piccoli è venuta l’accusa che dietro al rinvio ci potessero essere lotte all’interno del governo regionale per allungare le mani su quello che sarà il sistema idrico.
Quote. All’interno della Spa, la Regione detiene il 14,4%, poi i Comuni: Cagliari (17,95), Sassari (13,1%), Nuoro (4%), Olbia (3%), Carbonia (2,07), Quartu (1,4%) e Alghero (1%). Gli altri 335 Comuni sono sotto l’uno per cento. Massimo Zedda (sindaco di Cagliari) ha ricordato che i sindaci avevano trovato l’accordo sull’amministratore unico «ma c’è la possibilità che la Regione voglia tornare a un Cda con tre amministratori. La Regione ha indetto una manifestazione d’interesse per il manager che dovrà gestire Abbanoa, vorremmo avere percezione delle professionalità con una procedura trasparente». Alessandro Bianchi, sindaco di Nuoro, ritiene che si sia fatto un passo indietro: «Ci eravamo lasciati sull’accordo per un amministratore unico». Sul bando della Giunta, Bianchi precisa: «Sarebbe stato meglio se l’avesse fatto il Cda di Abbanoa e non la Regione altrimenti ognuno si farà la sua lista»... Gianfranco Ganau, sindaco di Sassari, non ha dubbi: «Premesso che dobbiamo scegliere un amministratore unico, non c’è alcuna delega a nessuno per varare un Cda a tre, credo che in questi giorni sarebbe opportuno che ai soci fossero presentati nomi e retribuzioni dei candidati nella massima trasparenza».