SAN MICHELE. La famiglia Sanna-Secci chiede più spazio

«Impossibile vivere in 43 metri quadri»

Impossibile vivere dignitosamente in un appartamento di 43 metri quadri quando in famiglia si è in sei: padre, madre e quattro figli.
Lo sanno bene Davide Sanna, 45 anni, e la moglie Elisabetta Secci, 40, che da 12 anni condividono un appartamento comunale nel disastrato complesso edilizio di via La Somme, nel cuore di San Michele. «Abbiamo quattro figli di età compresa tra 18 mesi e 18 anni, tre maschi e una femmina», dice il capofamiglia, «le stanze sono tre, tutte minuscole, due camere da letto, un angolo cottura e il bagno. Non possiamo pranzare o cenare insieme perché a tavola non ci stiamo».
«Io devo mangiare da solo in cameretta», spiega Marco, il primogenito, «non c'è altra soluzione». Sono anni che la famiglia chiede al Comune una casa più grande, ma senza esito. «Non riusciamo a muoverci», si dispera mamma Elisabetta, «io e mio marito dormiamo con un figlio nel lettone e l'ultima nata nella culla a fianco. Marco e un fratellino dormono insieme nell'altra stanza. Quando la bambina comincerà a diventare grande sarà un problema perché non c'è privacy».
Davide Sanna lavora a giornata al mercato ortofrutticolo, sua moglie è part-time in un'impresa di pulizie. «L'unico aspetto positivo è che paghiamo appena 10 euro d'affitto. Nello stesso palazzo ci sono appartamenti identici, dove vivono solo due persone. Si potrebbe buttare giù qualche muro e razionalizzare gli spazi. Alcuni vicini sarebbero d'accordo perfino ad abitare insieme». Del caso si sta interessando il consigliere comunale Gianni Chessa (Udc). (p.l.)