IN CONSIGLIO L’assessore alla Cultura Puggioni contro la decisione di riunire gli istituti «Una modifica senza senso»
Anche il Comune si schiera contro la Regione sul dimensionamento scolastico. Quest’ultima ha inviato agli Enti Locali un documento sulle “linee guida 2011-2012-proposta gruppo tecnico”. Documento che obbliga ad accorpare, entro il 31 gennaio, tutti gli istituti scolastici con meno di 600 alunni e quelli comprensivi sotto i 1000 iscritti.
In città sono 6 le scuole interessate da questo provvedimento: il tecnico nautico Buccari, i commerciali Leonardo da Vinci e Besta, l’istituto di istruzione superiore Deledda, il linguistico e delle scienze umane De Sanctis e il tecnico commerciale Marconi. Il totale degli alunni interessanti dall’accorpamento è di 2.423. L’assessore alla Cultura, Enrica Puggioni, durante il Consiglio comunale di ieri, rispondendo ad un’interrogazione presentata da Giuseppe Andreozzi dei Rossomori, ha attaccato senza troppi giri di parole la decisione della Regione, mettendo però subito in chiaro un aspetto.
«Ricordo che ad oggi non abbiamo ricevuto nessun documento o comunicazione ufficiale, ciò che si sta consumando in questi giorni avviene tra incertezze ed indiscrezioni», esordisce «mi riferisco ai ritardi della Regione, che non si è preoccupata negli ultimi anni di assumersi le proprie responsabilità ed avocare a sé il proprio ruolo nella pubblica istruzione. Invece, ha accettato supinamente un vincolo statale, contenuto nell’ultima finanziaria. Mentre le altre Regioni hanno provveduto con largo anticipo a predisporre un piano di ridimensionamento, predisponendolo e deliberandolo, la nostra Regione si è messa in una posizione di attesa passiva.
Più volte abbiamo chiesto quale fosse la situazione a fine 2011, ci venne risposto che ci sarebbe stata una proroga. Dopo le vacanze natalizie, però, la Regione ha comunicato l’esatto opposto alla Provincia, peraltro senza linee guida ufficiali. Ad oggi la situazione non è chiara, c’è un vuoto normativo regionale, forse solo domani (oggi, ndr) si saprà qualcosa, visto che mi inconterò con la Provincia. Non bisogna dimenticare» conclude la Puggioni «che esiste una delibera del consiglio provinciale del 2008, che classifica Cagliari come zona a specificità linguistica, in questo caso il limite degli iscritti negli istituti compresivi è di 500 e di 400 per direzioni didattiche. Chiediamo che la Regione faccia una delibera tenendo conto di questi elementi, sennò il Comune non ha le linee guida ed allora su quali basi potremmo fare questo dimensionamento? Inoltre, non possono chiederci di modificare una rete, preziosa e cruciale per la società tutta, come quella scolastica, in solo 4 giorni, è impensabile e senza senso. La scuola è l’unica chance per ogni persona di potersi costruire un futuro migliore, non si può modificare la sua struttura così facilmente». Paolo Rapeanu