Potrebbe diventare un luogo cardine per lo sviluppo della città. Tanto denaro e tante risorse sono state spese per il parco di Molentargius dalla sua istituzione ad oggi, ma ancora non si è riusciti a rendere fruibile, né per i cittadini né per i turisti, quell'oasi di natura all'interno del tessuto urbano. Ragionare sulle potenzialità e sulle criticità da affrontare, ne sono convinti i Riformatori Sardi, è fondamentale, così come tenere alta l'attenzione nelle sedi dove le decisioni devono essere prese. Per questo, dopo una riflessione nata all'interno del centro studi del partito, diretto da Antonello Gregorini, i Riformatori hanno deciso di presentare un'interrogazione alla Giunta regionale, a quella provinciale, e a quelle dei Comuni coinvolti nella gestione del consorzio del parco (Cagliari, Quartu, Quartucciu e Selargius). Un'iniziativa, ha detto Massimo Fantola, che non vuole essere polemica ma costruttiva. «Tanti interventi sono stati fatti – spiega Gregorini –, dalle bonifiche alla sistemazione degli assetti idraulici. È il momento di muoversi e tirare le fila del lavoro fatto perché non vada perso». «Siamo di fronte a una risorsa ambientale unica e ad un gioiello di architettura industriale come la città del Sale – sottoli - nea Giorgio Angius, coordinatore provinciale del partito –. Purtroppo, spesso gli interventi sono stati fatti senza sistematicità: molto deve ancora essere fatto e va fatto bene». Per assicurare invece una progettualità coerente è urgente approvare il piano del parco, ed è questo uno dei punti sul quale insiste l'interrogazione dei Riformatori. «Il nostro è un grido di dolore – dice Franco Meloni, consigliere regionale –. Questo parco potrebbe essere un centro di attrazione dove portare i turisti. Potrebbe essere un luogo fantastico, ma, ancora non è tale». M.S