Aumento della tassa sui rifiuti per ipermercati, sale da gioco e grandi magazzini. Lo propone con un ordine del giorno la maggioranza di centrosinistra in consiglio comunale. Ma dall’opposizione piovono subito pesanti critiche. Attacca Giuseppe Farris, capogruppo del Pdl: «È una decisone scellerata. In un contesto economico caratterizzato dalla recessione si aumenta il prelievo a carico delle imprese. Più che di nuove e più gravose tasse avremmo bisogno di misure capaci di rilanciare un’economia cittadina sempre più asfittica». Risponde a stretto giro Enrico Lobina, componente della commissione Bilancio e primo firmatario della proposta: «Le categorie simili alle sale da gioco come per esempio i teatri pagano l’imposta sui rifiuti più alta e non penso che ne producano di più. È arrivata l’ora di eliminare questi privilegi per alcune categorie». Il punto è che oggi la Tarsu si paga sui metri quadri dell’immobile e sulla quantità di spazzatura generata. Spiega ancora Lobina: «In commissione ci siamo accorti che ci sono alcune categorie non in linea, come appunto le sale da gioco o gli ipermercati, che non devono essere avvantaggiate ».
Per esempio la grande distribuzione organizzata, giganti che occupano spazi di migliaia di metri quadri e generano una quantità considerevole di scarti di ogni tipo. Per cui, spiega sempre l’esponente della Federazione delle Sinistre, «in un periodo in cui i piccoli negozi sono in difficoltà non trovo giusto, anche come scelta politica, dare un aiuto in più ai grandi centri commerciali». Farris, in un comunicato, spiega perché il provvedimento sarebbe sbagliato: «L’amministrazione Zedda pensa di introdurre misure definite di equità quasi che le imprese non dessero da lavorare anche ai cagliaritani. Servono invece misure in grado di rilanciare un’economia sempre più asfittica. Si manifesta così quel surrogato della lotta di classe a cui il pensiero debole delle forze più moderate della coalizione di centro-sinistra ha spianato la strada». All’attacco del capogruppo Pdl si aggiunge il collega di partito Stefano Schirru: «Zedda e la sua maggioranza non hanno ancora concluso la campagna elettorale: continuano a colpire i ceti produttivi». F. O.