Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sipario sul centenario dei record

Fonte: La Nuova Sardegna
22 settembre 2008

DOMENICA, 21 SETTEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

MADONNA DI BONARIA



Stasera il cardinale Poletto chiude le celebrazioni sulla patrona dell’Isola






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CAGLIARI. La Madonna di Bonaria da stasera tornerà a guardare il mare dal punto in cui, miracolosamente, approdò nel marzo del 1370. Il simulacro della Vergine protettrice dei naviganti, in marmo bianco, alto 40 centimetri, realizzato da un marmista di Donori, sarà riposizionato in cima alla colonna da cui fu divelto, con gesto vandalico, alcuni anni or sono. E’ uno dei tanti regali che il Centenario della proclamazione della Madonna di Bonaria a Patrona Massima della Sardegna, che questo pomeriggio (ore 19) sarà concluso dal cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino, ha fatto alla città e all’isola.
«Il più regalo più importante, atteso e gradito - ha detto ieri in una conferenza stampa padre Efisio Schirru, segretario generale del Comitato per il Centenario - è stata la visita di Benedetto XVI che dall’alto del suo magistero ci ha ancora una volta garantito che le generazioni dei Sardi continueranno a salire questo colle mariano per invocare la protezione della Vergine». Il Papa ha lasciato ai padri mercedari, insieme con lo zucchetto usato durante la celebrazione del 7 settembre scorso, anche una rosa d’oro, una sorta di sigillo pontificio che segna la valenza e l’importanza del santuario mariano nel mondo. Un omaggio che gli ultimi tre papi hanno fatto solamente a 8 chiese dedicate alla Madonna: Lourdes, Fatima, Chestokowa, Guadalupe, Loreto, Nostra Signora della Guardia, Nostra Signora della Misericordia a Savona e, appunto, Bonaria in Sardegna.
I numeri parlano del Centenario come di una vera e propria “fabbrica” di fede in Dio e devozione alla Vergine. Da settembre 2007 il santuario ha registrato 78 pellegrinaggi da diversi centri dell’isola, 34 da varie parti d’Italia, una quindicina dall’estero (Spagna, Argentina, Lettonia, Francia, Svizzera, Germania, Polonia, Belgio, perfino dall’Honduras e dalla Birmania).
La Madonna non è rimasta in attesa dei fedeli. I mercedari, fedeli al logo della manifestazione secolare - “Ecce Sardinia mater tua” - hanno voluto ripresentarla alle popolazioni isolane con un doppio pellegrinaggio, via terra e periplo marino. La “peregrinatio” ha interessato, per 31 giorni complessivi, 7 diocesi, con soste in numerosi centri abitati e chiese tenute aperte tutta la notte.
Il più lungo “soggiorno” sarà - dal 4 al 12 ottobre prossimi - nella diocesi di Lanusei. Il periplo marino, dal 12 al 20 maggio scorso, ha toccato i porti di Portoscuso, Oristano, Porto Torres, Golfo Aranci, Olbia e Arbatax. Niente ferie per i mercedari in attesa dell’arrivo del Papa e soprattutto impegnati in giornate mariane celebrate in luglio, agosto e settembre in una ventina di paesi delle province di Cagliari e Oristano.
«E’ stato bello vedere - ha detto padre Schirru - la venerazione alla Madonna di Bonaria inserirsi nella tradizioni delle singole comunità: la Vergine, portata in processione su un giogo di buoi, a spalla, percorrere sentieri di campagna, fermarsi in decine di altarini allestiti con cura e fede da su “bixinau”. In ogni paese le chiese si sono riempite, anche di giovani».
Il centenario ha attivato anche significativi gesti di carità, come l’adozione a distanza di 40 bambini indiani e di 7 seminaristi asiatici, oltre che la collaborazione alla campagna avviata dall’Ordine della Mercede per la costruzione, in Sudan, di una casa-famiglia per bambini schiavi.
Dietro le manifestazioni religiose, l’opera preziosa dei volontari e un’organizzazione ben oliata, che hanno prodotto una serie di materiali: dvd sulla storia di Bonaria (10 mila copie), un volume commemorativo di 250 pagine realizzato da 16 studiosi e ricercatori (una copia sarà consegnata al papa nei prossimi giorni), 70 mila libretti di preghiere, 100 mila depliants per il periplo, 400 mila immaginette, riproduzione in 20 copie della statua della Madonna di Bonaria (altezza, mt. 1,10), 45 mila depliant per le diocesi, 5000 manifesti.
A corollario delle manifestazioni religiose, quelle civili: sportive (tennis, nuoto, pallanuoto, ciclismo) e culturali (12 concerti musicali e 2 mostre d’alto valore scientifico realizzate in collaborazione con le Sovrintendenze ai beni artistici, storici e archivistici).
Mario Girau