Emergenza polveri sottili
Emergenza polveri sottili in città e in particolare nella zona di piazza Sant'Avendrace. Uno studio approfondito condotto da Legambiente ha consentito di accertare la presenza di un livello medio di "Pm10" (sigla che identifica il materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle aerodinamiche microscopiche, potenzialmente dannoso per la salute umana), superiore al limite consentito. Il controllo della qualità dell'aria, effettuato a livello nazionale, ha avuto un esito piuttosto allarmante. Basti pensare che, nel 2011, ben 55 capoluoghi di provincia su un totale di 82 monitorati non hanno rispettato il limite consentito dei 35 superamenti della soglia di Pm10, con un aumento del 12% rispetto al 2010. Il dato emerge, nello specifico, dal dossier sull'inquinamento ribattezzato "Mal'aria: ecco come soffocano le città italiane". In 13 casi sono stati registrati oltre 100 superamenti della soglia indicata. L'aria più inquinata è risultata essere quella di Torino (158 superamenti), seguita da Milano (131) e Verona (130). Bollino nero, per certi versi a sorpresa, anche per Cagliari (al 17° posto), dove sono stati registrati ben 94 superamenti in coincidenza del trafficatissimo snodo stradale di piazza Sant'Avendrace. L'aria che si respira in città non è più buona come un tempo, insomma. Il maestrale evidentemente non basta più a spazzar via le poveri sottili. Serve altro. Mascherine antismog? Circolazione a targhe alterne come a Milano? Di sicuro per evitare che la situazione peggiori nei prossimi anni sarà opportuna una riduzione dell'uso del mezzo a motore privato con contestuale incremento di quello pubblico e una maggiore incentivazione dell'uso della bicicletta attraverso la realizzazione di apposti percorsi ciclabili. In attesa di riuscire a invertire la tendenza, restano il dato negativo e una constatazione amara: anche Cagliari è una città "fuorilegge" per la quantità di polveri sottili. (p. l.)