Le auto in doppia fila
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Via Bacaredda, ore 13,30 di un giorno qualsiasi. L'incubo per gli automobilisti diretti in piazza Garibaldi si materializza, puntuale, davanti al Conservatorio di musica “Pierluigi da Palestrina”. La vista, per chi non vede l'ora di rientrare a casa per il pranzo, è scoraggiante e nello stesso tempo irritante. Sull'asfalto regna il caos più totale. Complice la doppia fila selvaggia, la strada si trasforma in un groviglio di lamiere e i malcapitati automobilisti sono costretti ad attendere a lungo. Immobili. Fermi in colonna per parecchi minuti prima di riuscire a sfuggire all'effetto tappo. Scene di ordinaria anarchia che si ripetono quotidianamente anche in altre fasce orarie. Alle otto del mattino, per esempio, quando c'è l'ingresso a scuola, oppure alle sei di sera, quando gli impiegati lasciano l'ufficio. Spesso la fila comincia addirittura di fronte al Mc Donald's, con il Conservatorio ancora all'orizzonte, e prosegue ben oltre piazza Garibaldi. Macchine parcheggiate in doppia e tripla fila o abbandonate sulla corsia destra in prossimità del semaforo, bimbi e genitori che attraversano fuori dalle strisce, pullman di linea imbottigliati e aria irrespirabile per i gas di scarico. La viabilità, da quelle parti, andrebbe al più presto rivista. La chiusura del tratto di via Cao di San Marco che collegava via Dante a via Bacaredda ha acuito i problemi di traffico che già esistevano. La sensazione diffusa si può riassumere con una frase fatta: si stava meglio quando si stava peggio.
( p.l. )