Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio, la rivolta degli abbonati

Fonte: L'Unione Sarda
23 gennaio 2012

SANT'ELIA.

Proteste dopo il trasloco forzato nelle poltroncine delle vecchie tribune
 

I tifosi di Curva Sud e Distinti: «Situazione inaccettabile»
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Sembra di essere tornati indietro di nove anni. Tutti stretti sulle tribune di cemento armato, che erano già vecchie nel 2003 - l'ultimo anno senza i Distinti e le curve sugli spalti di metallo Dalmine - e figuriamoci adesso dopo quasi un decennio maestrale, pioggia e salsedine. La visuale, poi, è completamente diversa: «La partita di vede malissimo, siamo lontani dal campo e i posti sono troppo laterali. Abbiamo speso 450 euro per una tessera dei Distinti e ora ci troviamo a doverci sedere in un settore dello stadio diverso da quello che avevamo scelto», dice Guglielmo Sida, uno dei settecento abbonati dei Distinti che ieri si sono accomodati nelle poltroncine della tribuna nord.
 

I DISAGI I problemi, legati all'inagibilità di diversi settori di uno stadio Sant'Elia che assomiglia sempre più a un rudere, sono cominciati prima del fischio d'inizio di Cagliari-Fiorentina. Quando decine e decine di tifosi si sono presentati ai cancelli d'ingresso sul versante est dell'impianto, quello sbagliato: gli steward della società rossoblù li hanno invitati a entrare nei varchi delle tribune ovest, dall'altra parte.
 

POSTI ASSEGNATI Una volta arrivati sui vecchi spalti, quasi deserti durante il resto del campionato, non sono mancate le discussioni - alcune molto accese - tra gli abbonati delle poltroncine nord e gli “ospiti” dei Distinti. «Ci sono state diverse incomprensioni perché alcuni hanno occupato i posti solitamente assegnati ai tesserati», racconta Cristina Melis. Scene identiche anche nelle poltroncine sud, dove sono stati dirottati gli abbonati (circa quattrocento) della Curva Sud. Qui non tutti sono scontenti per la nuova sistemazione: «Siamo più lontani dal campo ma la visuale è migliore», dice Andrea Deffenu. «Speriamo di non dover rimanere in questa situazione per molto tempo, tutto questo è inaccettabile», aggiunge Maria Grazia Fanari. Già: fino a quando gli abbonati di Distinti e Curva Sud saranno obbligati alla trasferta nelle tribune? Per ora il Comune - proprietario dell'impianto - non può fare previsioni, anche perché le priorità sono altre: portare a termine i lavori necessari al regolare svolgimento della partita con la Roma, in notturna, il primo febbraio.
 

LA NOTTURNA Perché dopo aver superato la sfida contro il tempo di ieri, i dirigenti tecnici del Cagliari stanno già pensando alla partita casalinga contro i giallorossi, in programma alle 20,45. Al momento l'incontro è a rischio a causa del furto dei cavi elettrici dall'Asse mediano: l'illuminazione dei piazzali esterni dello stadio è stata giudicata insufficiente dalla commissione di vigilanza. In queste condizioni le telecamere dell'impianto di videosorveglianza non riuscirebbero a effettuare riprese nitide. Ecco perché il prefetto, per motivi di sicurezza, ha vietato l'accesso agli spettatori durante le sfide notturne. Dal Comune assicurano che il problema è in fase di risoluzione e che la situazione tornerà alla normalità prima della prossima partita casalinga dei rossoblù. «Salvo imprevisti», come ha ripetuto l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras in questi giorni, che farebbero riprendere quota all'ipotesi di una sfida a porte chiuse.
Michele Ruffi