L’arte è vita, è libertà, è spettacolo. L’artista traccia il suo percorso con immagini, suoni o movimenti. Questo processo non ha mai fine, si nutre delle risposte del pubblico e porta alla creazione di nuovi elementi. “Imperfetto Futuro”, festival regionale giovanile delle arti, non pone limiti al processo creativo. Lo asseconda proponendo performance strutturate solo in parte. L’improvvisazione e il coinvolgimento reciproco tra partecipanti svolgono un ruolo fondamentale.
La manifestazione è ospitata negli spazi del Centro Comunale d’Arte e Cultura “Exmà” di Cagliari, da oggi fino a sabato. Dalle 18 sarà art in progress. Attori, poeti, musicisti, fotografi ed artisti visivi daranno vita alle loro performance. Obiettivo della rassegna è la creazione di uno spettacolo senza fine, dove tutte le forme d’arte si completano a vicenda. Questa ottava edizione del festival è un progetto interattivo di Wanda Nazzari, direttore artistico del Centro Culturale Man Ray. Dal 2001 “Imperfetto Futuro” si pone l’obiettivo di promuovere e stimolare la creatività dei giovani artisti, offrendo loro l’oppor - tunità di esibirsi in varie discipline. Gli esordienti potranno lavorare insieme a professionisti del settore già affermati nel campo della musica, del teatro e della danza. Ogni anno gli organizzatori invitano un personaggio noto della scena isolana, che ha il compito di aprire il festival.
Tutti i partecipanti devono mettersi in gioco ed abbracciare lo spirito della manifestazione. «Gli artisti storici hanno anche il dovere di dare il via a una delle tradizioni della rassegna», ricorda la Nazzari, «la prima pennellata sulla tela comune. La tela sarà poi a disposizione di ogni partecipante, che potrà dare il suo contributo. Anno dopo anno, otteniamo sempre un risultato sorprendente». Il Centro Man Ray seleziona studenti provenienti da tutte le scuole d’arte e li porta direttamente al centro della scena. L’interazione con artisti già affermati stimola la crescita emotiva dei giovani e mette in moto il processo creativo davanti al pubblico. Nel corso delle passate edizioni hanno preso parte circa ottocento artisti, che si sono esibiti davanti a migliaia di visitatori. Il numero dei partecipanti è cresciuto nel tempo, dando vita a sempre più numerose jam session spontanee, che coinvolgono i più diversi campi dell’arte. Molti gli ospiti che animeranno l’evento.
Questa edizione vede la partecipazione di alcuni gruppi di studenti provenienti da licei artistici di tutta l’Isola. Sono state coinvolte anche la compagna teatrale Effimero Meraviglioso, i Figli d’Arte Medas, il conservatorio “G.P. da Palestrina”, Studio 98 Labs e tante altre realtà che animano quotidianamente gli eventi culturali della Sardegna. Per conoscere i nomi di tutti gli ospiti basta visitare il sito web del Centro Culturale. Novità di quest’anno è il Premio Imperfetto Futuro, un concorso che collega questo evento a “Stanze ”, rassegna multimediale curata dal Centro Man Ray. «Si è appena conclusa la dodicesima edizione di Stanze», commenta Efisio Carbone, coordinatore degli allestimenti di “Imperfetto Futuro”, «abbiamo voluto creare un ponte tra le due manifestazioni per dare ad un giovane la possibilità di realizzare qualcosa con artisti di livello superiore ».
Il legame tra le due iniziative è voluto da Wanda Nazzari, che cerca in questo modo di valorizzare i talenti emergenti. Una commissione di esperti valuterà non solo gli artisti visivi, ma anche musicisti o ballerini. Tutti avranno le stesse possibilità di agguantare la vittoria, nel pieno spirito della rassegna. “Imperfetto Futuro ” nasce ufficialmente undici anni fa, ma il Centro Man Ray organizzava una manifestazione simile anche negli anni Novanta. «Diversi anni fa organizzavamo questo evento nella nostra sede», racconta la direttrice, «in cui intervenivano scuole d’arte da noi conosciute. Quando abbiamo iniziato a crescere ci siamo aperti, dando un nome all’iniziativa e focalizzandoci sui giovani». Iniziativa coraggiosa e stimolante, particolarmente adatta alla struttura dell’Exmà. Lo spazio libero permette una maggiore contaminazione dei generi, a beneficio del pubblico e degli artisti stessi. Jacopo Basanisi