Genere, età, condizione sociale, umore: le facce-ritratto continuano a parlarci e ad essere una fonte infinita di informazioni. Ma siamo sicuri di riuscire a codificarle? In una parola, sappiamo “guardarle ”? Questo punto interrogativo è il cuore del progetto “Facce. Segni linee e textures per occhi nasi bocche…” laboratori didattici e visite guidate per adulti e bambini su un percorso di settanta opere dei grandi maestri dell’arte grafica dal ‘500 al ‘900.
Organizzato a Cagliari dal Consorzio Camù, e curato da Lidia Pacchiarotti e Carla Orrù, con i testi critici dello storico dell’arte Efisio Carbone, Facce sarà aperto al pubblico fino a domenica 1 aprile nelle sale del Castello San Michele. A causa della prematura scomparsa di Roberto Coroneo, il Consorzio Camù e le curatrici, hanno deciso di posticipare l’inaugurazione e la presentazione della mostra a sabato 21 alle 18. Provengono tutte dalla collezione ArtCamù le settanta opere incisorie presenti, realizzate da quindici maestri assoluti della storia dell’arte: Hans Arp, Salvador Dalì, Marc Chagall, Carlo Carrà, Josè Luis Cuevas, Fortunato Depero, Albrecht Dürer, Alberto Giacometti, Francisco Goya, Ferdinand Hodler, Eduard Manet, Henry Moore, Pablo Picasso, George Rouault e Antoon Van Dick e comprese in un periodo storico assai vasto: si va dal 1500, con i magnifici ritratti di Dürer, ai grandi del Novecento quali Picasso, Dalì, Moore, Cuevas, e gli italiani Carrà, Depero e Giacometti.
Una splendida serie di ritratti che è la palestra ideale nella quale “allenare ”, ma all’insegna del gioco, i visitatori piccoli e grandi, a saper guardare e interpretare segni e simboli che compongono un ritratto. Sono inoltre rappresentate, ai massimi livelli, tutte le più importanti tecniche incisorie: litografia, acquatinta, puntasecca, acquaforte, xilografia, bulino ed eliotipia.