Mcs, Royal Carribean e Costa interessati alla gestione
Dice il presidente dell’authority: «Non ci sono parole per il terribile naufragio ma le navi crociera ormai sono sicure»
CAGLIARI. Lo sviluppo del porto di Cagliari aveva un capitolo interamente dedicato alle crociere: che cosa ne sarà dopo la tragedia della nave Costa Concordia naufragata sugli scogli davanti all’isola del Giglio? La risposta è nella storia dell’aviazione civile che non si è fermata nonostante tanti paurosi incidenti aerei.
La crisi delle prenotazioni provocata dal naufragio è legata anche alle riduzioni che la compagnia armatrice dovrà fare anche per il venir meno di una grande imbarcazione come il Costa Concordia. Il fenomeno è previsto a Venezia, ormai primo porto in Europa come terminal crociere, ma la rete dei contatti tessuta dall’autorità portuale, pur sconvolta dalla tragedia, resta intatta e anzi, in questi giorni, forse si arriverà alla stretta finale dell’intesa che porterà a Cagliari gruppi quali Msc, Costa Crociere e Royal Carribean uniti con lo scopo di partecipare al bando per gestire il nuovo terminal crociere sul molo Rinascita, provvisorio nella struttura, ma definitivo nelle intenzioni. L’idea infatti è di allestire un edificio leggero per il servizio di appoggio alle crociere ma funzioni anche da osservatorio delle potenzialità di questo traffico.
L’accordo con la società di gestione dell’aeroporto, Sogaer, è praticamente chiuso: riguarda il trasporto diretto dei bagagli dei passeggeri delle crociere dagli aerei al terminal del molo Rinascita. Servizio indispensabile perché Cagliari diventi porto di partenza delle crociere nel Mediterraneo non soltano per i viaggiatori sardi come avviene adesso. Il presidente dell’autorità portuale, Piergiorgio Massidda, vuol continuare nella strada aperta del dialogo con Regione, Provincia e Comune sullo sviluppo del porto di Cagliari «per il quale deve essere coinvolto tutto il territorio». Massidda ha sollecitato una risposta da parte delle istituzioni per creare la rete dei servizi utili al soggiorno dei crocieristi in attesa di partire oppure in transito. Si parla dell’arrivo di una grande nave di Costa Crociere dalle Antille, serviranno almeno venti giorni tanto è il tempo necessario per coprire la distanza. La decisione era stata presa prima del disastro della Costa Concordia, e ora? Secondo il presidente dell’autorità portuale la tragedia non si può commentare se non con la massima considerazione per le vittime e per tutti i passeggeri della nave, ma c’è un aspetto che a parere di Massidda bisogna voler valutare: la nave, lunga 280 metri, pur con uno squarcio di 70 metri, è rimasta a galla per un’ora e mezzo. «Le navi da crociera sono diventate molto sicure - spiega Massidda - i passeggeri lo sanno». (a.s)