SANT'ELIA. Da ieri gli operai lottano contro il tempo per sistemare il cemento armato danneggiato
L'impresa: tutto pronto per la gara di domenica con la Fiorentina
«Probabilmente la mancata concessione dell'agibilità del Sant'Elia è un provvedimento esagerato». Il responsabile Marcello Vasapollo sale le scale d'ingresso dei Distinti, scruta il fondo delle gradinate. E sentenzia. «Non si vede cemento pericolante».
Da ieri mattina nell'impianto che ospita le partite casalinghe dei rossoblù sono al lavoro operai e mezzi meccanici per mettere in sicurezza le “vie di esodo” che la Commissione di vigilanza presieduta dal prefetto Giovanni Balsamo, nel vertice di giovedì scorso, ha dichiarato insicure: la caduta di calcinacci potrebbe colpire qualche spettatore. La corsa contro il tempo ha un traguardo: domenica, per la sfida contro la Fiorentina. L'assessore comunale ai Lavori pubblici e i tecnici dell'impresa non hanno dubbi: la gara si svolgerà regolarmente, con il pubblico. Ma il Cagliari non si fida e i biglietti per la partita non sono ancora in vendita.
VIA AI LAVORI Il sole fuori dallo stadio Sant'Elia è tiepido. La giornata spettacolare, il cielo limpido. Dentro il clima cambia. Forse neanche l'ingegner Lombardi, che lo progettò oltre 40 anni fa, saprebbe spiegare perché tra le vecchie gradinate e le vie di accesso alle tribune in tubi Innocenti c'è lo stesso gelo di una cella frigorifero.
Su un ponteggio un operaio con un robusto martello batte con forza su un pezzo di cemento che sembra staccarsi da un gradone. Sembra, appunto. «Forse è un po' esagerato». Vasapollo è il consigliere responsabile degli impianti tecnici e della sicurezza del Cagliari calcio. Nella vita di tutti i giorni gestisce la società di costruzioni di famiglia. «Nel settore Distinti non ci sono problemi». Una rampa di scale ed ecco la Curva Nord. «Qui la situazione sembra più delicata. Forse perché la zona è più esposta al vento e alle intemperie». Cosa sta succedendo? «In pratica si sta staccando il copriferro del cemento armato». Vasapollo ha ben chiare le cause. «L'impermeabilizzazione del secondo anello, nonostante sia stata effettuata appena nel 2008 al costo di 1,8 milioni di euro, è da rifare: l'acqua piovana raggiunge il ferro del cemento armato che arrugginisce. L'aumento di volume - precisa Vasapollo - crea delle crepe dalle quali si potrebbero staccare calcinacci. Sia ben chiaro, non ci sono problemi dal punto di vista strutturale». E le reti di protezione? «Non ne capisco l'urgenza. Se le vie di esodo sono state controllate dagli operai, le reti dovrebbero servire solo in futuro».
OFFERTA RIFIUTATA Il dirigente comunale Mario Mossa, nel vertice in prefettura, si era opposto alla dichiarazione di inagibilità dell'impianto della Commissione di vigilanza. La decisione ha accelerato la questione sulla sicurezza dell'impianto. «Due mesi fa il presidente Cellino, nonostante non fosse obbligato, si era reso disponibile alla sistemazione delle reti protettive, pagando tutto. Mi aveva anche chiesto di iniziare i lavori», afferma Vasapollo. Poi la retromarcia. «Per farlo c'era bisogno di un progetto che il Comune, proprietario dello stadio, non ha mai presentato». I 100 mila euro di soldi pubblici stanziati per l'intervento di ripristino si sarebbero potuti risparmiare?
TUTTO OK ENTRO DOMANI Luigi Carosi è l'ingegnere consulente della società Pisano che sta eseguendo i lavori. «Questa è la fase più delicata, all'opera ci sono tre squadre (due su cestelli meccanici e una su un trabattello), in totale sette operai». Qual è il piano d'azione? «Stiamo mettendo in sicurezza le fasce dove poi un'altra impresa sistemerà le reti». Quando terminerete l'opera? «Venerdì ( domani ) il nostro compito sarà finito e la gara con la Fiorentina si giocherà regolarmente».
Andrea Artizzu
CONSIGLIO. Il Pdl: «Ristrutturiamo l'impianto a pezzi». Sì a una strada per Romagnino
L'obiettivo: «Capienza a quota 14 mila»
L'obiettivo un numero: già questa domenica la capienza dello stadio sarà di 14.250 persone. L'assessore ai Lavori pubblici lo dice accompagnando la frase con tutti i se e i ma del caso, ma «salvo imprevisti» la gara con la Fiorentina si dovrebbe giocare davanti agli spettatori distribuiti tra curva Nord e tribune. E entro il primo febbraio verranno portati a termine anche i lavori che permetteranno di disputare in notturna, la partita contro la Roma. «Siamo al lavoro con otto squadre di operai», ha dello Luisa Anna Marras, rispondendo a un'interrogazione urgente presentata dal capogruppo del Pdl Giuseppe Farris, «e dopo le sollecitazioni della Questura sull'adeguamento dell'illuminazione esterna ci stiamo muovendo anche su quel fronte». L'assessore Marras però ha specificato: «Il degrado del Sant'Elia è dovuto anche a manutenzione ordinaria non sufficiente. Ci siamo accollati diversi lavori che non ci spettavano, ma ci rifaremo sul Cagliari calcio per evitare una responsabilità contabile. Abbiamo cambiato in questi giorni il filtro e l'olio del gruppo elettrogeno». Ieri il gruppo Pdl in Consiglio (primo firmatario Edoardo Tocco) ha presentato una mozione (che verrà discussa nelle prossime sedute dell'Aula) che impegna il sindaco e la giunta a ricercare «un accordo con la società Cagliari calcio per dirimere nel più breve tempo, la vertenza che sta mettendo in ridicolo tutti». La soluzione proposta è quella della ristrutturazione graduale dello stadio: «L'impianto può essere ristrutturato attraverso lo smontaggio per settori e la conseguente ricostruzione progressiva con le tecniche innovative oramai consolidate». Il sistema permetterebbe di conservare il manto erboso e consentirebbe ai rossoblù di non cercare stadi alternativi. I soldi arriverebbero «attraverso il project financing con il Cagliari calcio e altre società private interessate, così da consentire alla nuova struttura un utilizzo più ampio rispetto al calcio, come i concerti e spettacoli di grande richiamo». Ma non si è parlato solo di stadio: prima dell'inizio della seduta, nella sala matrimoni sono stati ricevuti i rappresentanti dell'associazione contro le mafie “Libera” che ha ufficializzato la creazione di un «presidio territoriale» in città intitolato a Emanuela Loi. Un incontro che in questi giorni ha creato più di una frizione (ieri sera i capogruppo del Pdl e di Sel Giuseppe Farris e e Sergio Mascia hanno avuto fuori dall'aula un acceso “scambio di vedute”) tra maggioranza e opposizione. Il centrosinistra avrebbe voluto accogliere l'associazione nell'aula consiliare, il centrodestra sosteneva che si sarebbe trattato di un «precedente» che avrebbe obbligato il municipio ad accogliere qualsiasi associazione. Il Consiglio ha anche respinto ufficialmente la mozione di incompatibilità presentata da Paolo Casu (Psd'az) sul doppio incarico (consigliere comunale e componente del Cda del Lirico) di Maurizio Porcelli. Il documento ha raccolto 23 astensioni, 12 voti contrari, 1 favorevole. Approvata anche l'ordine del giorno presentato da Giovanni Dore per l'intitolazione di una strada a Antonio Romagnino, mentre è iniziata la discussione sulla razionalizzazione delle spese del Consiglio comunale. ( m.r. )