No, i dissidi con l’ex “pupilla” Da - niela Noli, ora presidente dell’Ersu, non c’entrano. «Se ho lanciato l’allar - me sulla legittimità dello statuto dell’ente è solo perché a rischio ci sono importanti progetti, come quello milionario per il campus di viale La Plaia»: Carlo Sanjust è consigliere regionale Pdl e presidente dell’ottava commissione di via Roma. In questa veste ha scritto una lettera al Cda dell’Ersu per sottolineare i rischi che corrono tutte le decisioni assunte: «Lo statuto attuale», spiega Sanjust, «è stato adottato nel 2009, da un commissario straordinario che non ne aveva i poteri e da un Cda senza maggioranza. Tutte le delibere assunte sulla base di quella carta potrebbero essere illegittime ». La lettera del presidente della commissione, scritta su carta intestata, non è passata al vaglio dell’organi - smo consiliare: lo statuto Ersu non è mai entrato all’ordine del giorno. Qualcuno ha interpretato la missiva come un attacco personale del consigliere regionale alla presidente: la frattura tra i due risale al 2009, quando la Noli era assessore in Comune in quota Centro Giovani, lista di Sanjust. Poi la lite, con conseguente richiesta rivolta all’allora sindaco Floris affinché la Noli venisse estromessa dalla giunta. «È vero», ammette il consigliere regionale, «l’Ersu ufficialmente non è entrato nell’ordine del giorno della commissione, ma con i colleghi abbiamo parlato della questione. La lettera non è stata una mia iniziativa personale, i vecchi dissidi, ai quali non penso nemmeno più, non c’entrano. Qui è in ballo il bene dell’ente, non altro». La Noli sembra comunque intenzionata ad andare avanti, come se Sanjust non si fosse mai espresso: «Allora», è la replica, «vuol dire che non rispetta l’autori - tà del consiglio regionale. Ed è grave » . E. F.