LA RICHIESTA La commissione Servizi tecnologici chiede che vengano sbloccati i sette miliardi previsti per le emergenze in città a Pirri e in via Peschiera, ma anche per l’area del Fangario
«La Regione deve sbloccare i 7 milioni di euro programmati per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, e trovare altre risorse ». L’appello arriva dalla commissione Servizi tecnologici del Comune, che sta studiando gli interventi per tenere al sicuro la popolazione dai rischi del territorio e nel frattempo ha approvato un ordine del giorno da proporre in Consiglio. Il bilancio dell’amministrazione, non consente di finanziare gli interventi necessari per la messa in sicurezza del territorio, neanche quelli urgenti. Tanto meno i venti milioni di euro che l’Univer - sità aveva ipotizzato per il dissesto idrogeologico della città. Ma la Regione, più di un anno si era già impegnata per assegnare al Comune soldi stanziati dallo Stato per la programmazione degli interventi urgenti e la mitigazione del rischio idrogeologico. DA PIRRI A VIA PESCHIERA Cinque milioni erano stati destinati alla sistemazione delle aree colpite dall’alluvione del 2008 a Pirri, e due milioni per l’intervento nella zona di via Peschiera, dove ancora non possono passare neanche i mezzi pesanti per la raccolta dei rifiuti. Il Comune, tra le aree ad alto rischio, ha individuato anche la zona del Rio Fangario. «Questi soldi sono bloccati - ha detto Fabrizio Salvatore Marcello, presidente della commissione Servizi tecnologici - sono a rischio di definanziamento, si rischia che non ci vengano dati, tra l’altro è necessario recepire anche altre risorse per la totale salvaguardia del territorio dove negli anni continua ad aumentare il rischio idraulico e idrogeologico». In attesa di risposte dalla stessa Regione e dell’avvio di un’interlocuzione con lo Stato, la commissione Servizi tecnologici ieri si è impegnata a devolvere il gettone di presenza della riunione ai Comuni alluvionati, attraverso il conto corrente riservato all’Emergenza comuni alluvionati e intestato all’Anci. Inoltre, la stessa commissione ha dato il via alla campagna di sensibilizzazione sui temi di protezione civile e solidarietà nei confronti dei Comuni alluvionati, e pone l’amministrazione di Cagliari come capofila per far approvare a tutti gli altri Comuni della Sardegna questo documento. Tra le richieste, quella alla Giunta comunale di impegnare l’uno per cento del bilancio per le attività di prevenzione del rischio da evento calamitoso. Monica Magro